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Siria: tutta colpa di Putin?
di
Francesco Dall'Aglio
Ieri mi chiedevo, tra il serio e il faceto, se alla fine in Siria (un po' come nel Karabakh) non sarà tutta colpa della Russia.
Già sapevo, ovviamente, che la risposta sarebbe stata sì, e infatti mi soccorre subito Repubblica (e il resto della stampa italiana) che titola "missili russi sul collegio francescano" mentre i frati facevano il pane, e che è una vergogna e gli jihadisti, dice il superiore, andavano fermati prima, mentre Tajani ha chiesto all'ambasciatrice italiana a Mosca di intercedere presso le autorità russe per evitare che la cosa si ripeta.
Quindi il problema non sono i jihadisti, non è al limite Assad, non è l'atteggiamento diciamo ambiguo della Turchia, non è la tolleranza, sempre diciamo, degli USA per certa parte del fondamentalismo islamico che dagli anni '70 si illudono di poter controllare e da cui regolarmente vengono ricompensati con sonori e meritatissimi schiaffoni, non è lo sguardo, sempre diciamo, interessato di Israele perché da quelle parti ci sia sempre quanto più casino possibile, non è l'Iran che cerca di giocare un ruolo egemone in tutta l'area dal Libano fino ai suoi confini, non è l'ignavia imbecille dell'Europa che si balocca col mito del Rojava e ha risolto il problema, non è l'Ucraina che sui suoi giornali si vanta di avere addestrato i "ribelli", no, il problema sono i missili russi e il fatto che non hanno fermato i jihadisti prima.
Come non è dato sapere, visto che fino a tre giorni fa c'era il "conflitto congelato", lo stesso congelamento che ora si spaccia per geniale soluzione che chiuderà la guerra in Ucraina, e un patto con la Turchia (probabilmente più scavalcata che complice, perché questo è quello che succede quando appunto provi a cavalcare il fondamentalismo altrui delirando che non ti morda prima o poi il culo), quindi non è che potessero bombardare la zona sotto il controllo degli ex Al Qaeda.
Il tutto, ovviamente, senza considerare che anche le forze armate siriane sono dotate di artiglieria, missili e aviazione, per cui che i missili siano russi non è affatto scontato. Sta a vedere che non solo la colpa di tutto è della Russia, ma che alla fine pure il povero Assad è una loro vittima.
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