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La verità è nei fatti
di
Rosa Rinaldi
"Eh, noi in Israele siamo così. Siamo capaci di rispettare tutte le voci, pure quelle contrarie!", ha detto un noto filoisraeliano italiano in risposta a chi gli faceva notare che, se Liliana Segre si rifiuta di parlare di genocidio, Amos Goldberg - storico israeliano, Professore di Storia dell'Olocausto all'Università Ebraica di Gerusalemme - è di tutt'altro avviso.
E dice che quello che sta facendo Israele è chiaramente GENOCIDIO.
In Israele ogni voce viene rispettata, dice il mio interlocutore. E come no.
Sarà per quello che in Israele gli arabi israeliani vengono regolarmente arrestati (come è accaduto ai noti politici Barakeh, Shehadehe, Zoabi, Mawas, esponenti del partito arabo Israeliano o dei comitati di controllo), spesso solo per aver condiviso un post su Gaza.
Sarà per quello che recentemente sono state inasprite le leggi per incriminare i 'terroristi" arabi con tutta la famiglia, considerando terrorista anche chi sventola una bandiera palestinese.
Sarà per quello che in queste ore la docente israeliana Anat Matar sta subendo una vera e propria gogna, con richiesta d'arresto e sospensione dall'insegnamento, solo per aver espresso solidarietà per la morte di Walid Daka, esponente della resistenza palestinese, morto in carcere in isolamento e malato terminale di cancro.
E prima di questo, Anat aveva protestato contro il genocidio a Gaza, ottenendo l'attenzione della polizia locale e la richiesta dei suoi studenti di farla licenziare perché poverini! non si sentivano più al sicuro con una docente cosi!
E stessa sorte è capitata alla docente Nadira Shalhoub Kiborkian, che aveva anche parlato di espressa strumentalizzazione delle vicende del 7 ottobre, tra cui questi famigerati stupri di massa (che solo uno stolto oggi non ha capito che vengono utilizzati a scopo di propaganda).
Chi vi racconta che Israele è quella fantastica democrazia dove ognuno può dire ciò che vuole MENTE.
Chi vi racconta che gli arabi israeliani hanno gli stessi diritti degli ebrei MENTE.
Guardate quello che è successo al villaggio beduino di Umm al-Hiran, nel Negev: un villaggio palestinese completamente cancellato, raso al suolo per far posto ai coloni ebrei.
Un villaggio i cui residenti avevano la cittadinanza israeliana.
Chi vi dice che in Israele le minoranze arabe hanno gli stessi diritti degli ebrei MENTE.
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