Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
01 dicembre 2024
tutti gli speciali

Fermare la mano del carnefice
di Rossella Ahmad

Siamo andati a prenderli venerdì che la bimba aveva le manine ghiacciate. A sera tarda, con una temperatura glaciale. In casa non c'è termosifone e per le "regole d'ingaggio" formulate dall'agenzia ospitante, non è possibile utilizzare aggeggi elettrici, stufette, condizionatori e termoventilatori. In pratica, possono morire di freddo, dopo essere stati salvati dalle bombe. Ma ditemi voi. I bimbi sono costantemente raffreddati. Hanno tosse, forse qualche linea di febbre.

Non vorrei dire nulla che possa pregiudicare in qualche modo la loro permanenza in questo paese, ma non è così che si ospitano persone traumatizzate, raccolte a brandelli dalle macerie delle loro case distrutte e rimesse in piedi in qualche modo. Lo spauracchio di continui spostamenti - un surplus di cattiveria assolutamente ingiustificato - la solitudine in luoghi difficili da raggiungere - come se fosse giusto e lecito creare loro sempre nuovi disagi, ostacoli, problemi - l'impossibilità di tentare ricongiungimenti familiari con mariti, o altri figli, rimasti sotto le bombe, crudeltà nella crudeltà.

La vita non è facile per nessuno, ma per loro è un macigno insostenibile, che riescono tuttavia a portare con grazia, senza soccombere schiantati. Come facciano non lo so. Sono di un altro pianeta. Deve essere così per forza.

E quindi capita che io, la (per ora) privilegiata del caxx, mi senta sopraffatta dallo stesso furore che mi sovviene quando penso all'impunità di israele, quando vedo l'ingiustizia trionfare, quando constato che il male è la forza attualmente dominante e forse vincente . Veder trattato il problema palestinese come una questione umanitaria, di bisogni materiali più o meno corrisposti: probabilmente è questo ciò che le alte sfere desiderano.

Che perda cioè ogni sua connotazione politica e diventi la questione dei diseredati da acconciare in qualche modo. A cui fornire abiti smessi, scarpe troppo grandi o troppo piccole, cibo surrogato in scatola.

Mi sanguina il cuore al pensiero di questo popolo dalla dignità incommensurabile, che ha pudore nel chiedere persino in circostanze terrificanti come quelle a cui è condannato - chi li conosce anche poco, sa.

Un popolo colto, educato, civile. Quello con il livello di scolarizzazione più elevato in Medioriente. Profughi che rinunciavano al cibo pur di consentire ai propri figli di studiare letteratura. Con il livello di criminalità comune più basso, quasi inesistente credo.

Che chiede giustizia, non cibo in scatola. Che vuole riconquistare il proprio diritto violato non importa quale sia il prezzo da pagare. Che esige vita, libertà e terra per i suoi figli. Trattato alla stregua di straccioni. Di sopravvissuti all'esplosione di un vulcano. Ad un terremoto. Alle leggi di una natura matrigna.

Quando invece basterebbe fermare la mano del carnefice.

Al resto penserebbero loro.


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale