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29 novembre 2024
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Genocidio e colonialismo
di Rossella Ahmad

Il genocidio ha sempre una matrice coloniale. Non esiste genocidio se non vi sia un piano di azione completamente sbilanciato, in cui esistono, o meglio vengono percepiti come tali, individui di serie A ed individui di serie Z.

In uno stato composto da individui di serie A, non dico l'uccisione di diciottomila bambini, ma neanche quella di diciotto, sarebbe stata tollerata. Orientalismo, di Edward Said, spiega molto bene l'approccio fondamentalmente razzista dell'occidente nei confronti dell'Oriente.

Il discorso occidentale relega l'oriente nella parte di spettatore di se stesso: non ha diritto di parola perché è fuori della sfera del reale, è mera categoria culturale, che esiste solo nella rappresentazione alterata che l'occidente dà di esso. Oggetto di descrizione, dunque, inesistente di per sé e quindi intrinsecamente soggetto a dominio coloniale e discriminazione culturale. Peggio ancora: esistente solo in quanto "opposto" all'occidente ed al "suo" progetto di egemonia culturale.

Parte tutto da questa errata percezione. Le crociate, I secoli bui del colonialismo, lo stesso istituto dei "mandati", intesi come via occidentale alla modernità, la presa della Palestina, il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse e le guerre imperiali partono da lì. Ed arrivano al genocidio, ultima ratio della letale crociata giudeo-cristiana - attenzione, solo per comodità di ragionamento la definisco tale.

So perfettamente che in ballo vi è il concetto di laicismo inteso però come supremazia della civiltà giudeo-cristiana, ossimoro quest'ultimo che definisce un occidente da sempre stupito di fronte all'ascesa dell'Islam e desideroso di reiterare il suo predominio, whatever It takes.

Ripeto, il discorso è storico e prescinde dalla religione.

Senza tutto ciò non sarebbe stato possibile un genocidio così violentemente razzista nei confronti dei palestinesi.

Senza tutto ciò non sarebbe stato possibile l'appoggio incondizionato ad israele da parte occidentale contro il volere dei loro stessi popoli, annichiliti di fronte a tale spudorato rinnegamento di tutti i valori spacciati come propri. Ed è di oggi la notizia che i colonialisti europei stanno macchinando per fornire la figlia di fico ai criminali di guerra israeliani ed aggirare l'ordine di arresto emanato dalla Corte Penale Internazionale. Ditemi voi come definire questa roba se non secondo le categorie dell'orientalismo.

Vedo le immagini che continuano a giungere da Gaza - immagini insopportabili di un popolo deliberatamente sfregiato di fronte ai nostri occhi, a cui viene impedito l'accesso al cibo, che non ha mezzi per sollevare le tonnellate di macerie che coprono poveri corpi squarciati dai missili - e non posso non vedere in tutto ciò il vecchio colonialismo ottocentesco, il britannico grasso e tronfio metaforicamente e materialmente portato sulle spalle dall'esile donna indocinese, la vecchia teoria della razza, del suprematismo che hanno causato lutti infiniti in ogni angolo della terra, e continuano.

Il nazismo, il piccolo cuore nero di questo continente, che non ha mai smesso di battere.

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