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27 novembre 2024
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Genocidio: se non ci credete...
di Rosa Rinaldi

Mai termine fu più controverso nel mondo contemporaneo di "genocidio", ma solo nella sua applicazione alla dottrina israeliana sulla Palestina C'è un certo settore sociale che si taglierebbe le vene pur di dimostrare che ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi non è un genocidio.

Ma cos'è un genocidio? È la distruzione scientifica e intenzionale di un popolo o di una parte di esso, tra cui suoi "organi vitali" (infanzia, ospedali, archivi, scuole, chiese,...).

Ma non solo genocidio, ormai per Gaza sono stati coniati anche termini nuovi: culturicidio, storicidio, scuolicidio, medicidio e potremmo aggiungere "infocidio" (il massacro di quasi 200 giornalisti).

Eppure qualcuno sta facendo di tutto per dimostrare che non è cosi, negando l'altissimo numero di civili uccisi, o addirittura! sostenendo che i palestinesi non solo non stanno venendo decimati, ma sono anche cresciuti di numero! (Oh proprio non vogliono morire eh?).

Eppure, per demolire ste voci basterebbe sto passo che Alessandro Ferretti riporta nel suo articolo del 25 novembre: "Per assicurarsi di riuscire ad uccidere o ferire il maggior numero possibile di persone l'esercito ha scelto di impiegare sull'ospedale una delle ARMI più DISUMANE del suo arsenale: la bomba a frammentazione.

Tali armi sono costituite da cilindri pieni di esplosivo e foderati con migliaia di millimetrici cubetti di tungsteno, un metallo raro estremamente duro e talmente denso che un un cubo di 4 cm di spigolo pesa più di un chilo. Quando l'esplosivo scoppia, i microscopici cubetti vengono scagliati in tutte le direzioni uccidendo o ferendo gravemente chiunque si trovi nel raggio di 20 metri dall'esplosione: sono infatti in grado di penetrare facilmente la carne distruggere tutto ciò che attraversano, sbriciolando letteralmente le ossa e devastando i vasi sanguigni. Oltre a ciò, il tungsteno è fortemente cancerogeno: il metallo, se rimane sottopelle, induce tumori metastatici nel giro di pochi mesi nel 100% dei casi".

Ora ditemi voi se usare/testare queste armi nel Laboratorio Palestina, come l'ha definito Lowenstein, non indichi una volontà precisa di ferire a morte un popolo.

Tanto più che ci sono testimonianze di medici che dichiarano che i bambini e civili vengono uccisi intenzionalmente. Per non parlare degli sfollamenti forzati o dell'assedio per fame, con l'esercito che collabora perfino con chi ruba i pochi carichi umanitari che entrano. Ma se ancora non siete convinti di questo genocidio, potete porgere le vostre lamentele al Lemkin Institute for Genocide Prevention che parla chiaramente di genocidio per Gaza e Cisgiordania.

(P.S. Lemkin è il nome del giurista polacco che formulò la definizione di genocidio).

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