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27 novembre 2024
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Francia su mandati CPI: per alcuni leader possibile immunità
di Gabriella Mira Marq

Oggi il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha affermato che alcuni leader potrebbero godere dell'immunità ai sensi dello Statuto di Roma, il trattato che istituisce la Corte penale internazionale. Il riferimento è ovviamente ai mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant.

In un'intervista radiofonica di Franceinfo, alla domanda se la Francia avrebbe arrestato Netanyahu se fosse entrato nel territorio francese, Barrot non ha fornito una risposta univoca. Ha affermato l'impegno della Francia nei confronti della giustizia internazionale, affermando che il paese "applicherà il diritto internazionale in base ai suoi obblighi di cooperazione con la Corte penale internazionale". Tuttavia, ha sottolineato che lo Statuto di Roma “si occupa di questioni di immunità per alcuni leader”, aggiungendo che tali questioni in ultima analisi spettano alle autorità giudiziarie.

Le osservazioni di Barrot segnano il primo riconoscimento da parte di un alto funzionario francese di possibili considerazioni sull'immunità. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri francese in una dichiarazione ha sottolineato l'impegno del Paese a onorare gli impegni internazionali previsti dallo Statuto di Roma, affermando: "La Francia rispetterà i suoi obblighi internazionali, fermo restando che lo Statuto di Roma richiede la piena cooperazione con la Corte penale internazionale (CPI)".

La dichiarazione sottolinea inoltre che "uno Stato non può essere obbligato ad agire in modo incompatibile con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale riguardo alle immunità degli Stati che non sono parti della CPI". Ha aggiunto che queste immunità "si applicano al primo ministro Netanyahu e agli altri ministri interessati e devono essere prese in considerazione se la Corte penale internazionale dovesse richiedere il loro arresto e la consegna".

"In linea con l'amicizia storica tra Francia e Israele, due democrazie impegnate nello stato di diritto e nel rispetto di una giustizia professionale e indipendente, la Francia intende continuare a lavorare a stretto contatto con il primo ministro Netanyahu e le altre autorità israeliane per raggiungere la pace e la sicurezza per tutti in Medio Oriente", ha inoltre aggiunto.

Ai sensi dell’articolo 27 dello Statuto di Roma, l’immunità non esenta gli individui dalla giurisdizione della Corte, mentre l’articolo 98 sottolinea che gli Stati devono rispettare gli obblighi internazionali relativi all’immunità diplomatica.

Barrot ha anche lodato il ruolo della Francia nel mediare un cessate il fuoco tra Israele e Libano entrato in vigore mercoledì scorso, insieme agli Stati Uniti definendo il cessate il fuoco un “grande successo per la Francia”.

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