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26 novembre 2024
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Una guerra già persa in un'Europa già morta
di Roberto DB

L'Europa politica é già un fantasma che danza sul suo stesso cadavere, nella totale indifferenza dei popoli europei.

Le note di questa danza funebre? L'aggressività militaristica di Francia e Gran Bretagna nei confronti della Russia, ad esempio.

Saremmo portati a credere che costoro, la cui vigliaccheria coloniale ha segnato con fiumi di sangue due secoli di storia, facciano i gradassi perché si ritengono fuori dalla gittata dei missili Russi. Ma ora lo sanno anche i sorci che, anche solo con i più datati, del suo arsenale, Putin li può scovare a casa loro.

E allora? Che senso ha questo rullare di tamburi, in una guerra già perduta, da parte di uno stato che ha già voltato le spalle all'Europa continentale con la Brexit, che chiede i passaporti agli Europei che varano le sue frontiere e di un 'altro, retto da un pervertito che ha compiuto un colpo di stato istituzionale, in perfetto stile neobonapartistico, grazie alla stupidità della "sinistra"?

Un senso ce l'ha, e va cercato nel "cuore antico" di ogni futuro. L'ossessione anti tedesca della Francia e dell'Inghilterra riemerge e fa il gioco degli Stati Uniti d:America che hanno visto sempre con sospetto e senso di fastidio il riaffermarsi della Germania come prima potenza europea e come grande potenza mondiale.

Così come stanno tentando di controbilanciare il riarmo tedesco, a fronte della crisi Ucraina, investendo la Polonia del ruolo di gendarme europeo, allo stesso modo favoriscono la competizione egemonica tra Francia ed Inghilterra, in funzione antitedesca, con i paesi latini patetici spettatori.

E questo sfruttando la crisi economica in cui le politiche della Nato hanno inabissato la Germania.

Quindi, dietro l'apparente unanimismo della UE, rinsaldato dall'opportunismo dei socialisti europei e del Pd, covano i tizzoni mai spenti delle antiche e ferali rivalità tra stati europei.

Ed i Russi lo sanno bene: non devono far altro che sedersi sulla sponda del Dnepr, nuovo confine della Federazione, ed aspettare.

L'Europa è morta, viva l'Europa...


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