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I civili non sono innocenti
di
Antonio Greco *
Crimini contro l’umanità di Netanyahu & c.: ultimi aggiornamenti.
Due giorni fa, nel pieno centro di Beirut, Israele ha bombardato un intero edificio provocando la morte di venti civili con oltre sessanta feriti, stime purtroppo ancora provvisorie.
Il motivo? Forse trai i condomini c’era un esponente di Hezbollah.
Non è un caso isolato, anzi è il tipo di “strategia” che Israele e i suoi alleati stanno seguendo.
Secondo un rapporto ONU “l’80% delle vittime accertate a Gaza sono persone uccise in edifici residenziali”. In Libano questa percentuale è stimata per difetto.
È ancora possibile definire questo genere di raid militari come “crimini di guerra”?
Sono i dati nudi e crudi che attestano la verità: in quelle terre non c’è una guerra, c’è un massacro sistematico che “è lo specchio del tipo di offensiva che le autorità israeliane hanno scelto di perseguire a Gaza”. Offensiva che solo nelle ultime 24 ore ha colpito case civili e tende degli sfollati provocando l’uccisione di novanta persone.
E’ un fatto oggettivo che dopo il veto degli Stati uniti sulla tregua, il quarto dall’inizio dell’invasione, Israele ha intensificato gli attacchi militari contro obiettivi civili perché “non ci sono vittime innocenti” né a Gaza, né in Cisgiordania, né in Libano e né in Siria.
Non è importante definire questo genere di crimine, è il crimine in sé che qualifica il governo di Israele: ASSASSINO!
* Componente del Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
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