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Memoria selettiva
di
Mario Monaco
"Se alla leadership russa sarà permesso di approfittare dell'immunità, questo metterà a rischio l'ordine mondiale basato sulla certezza del diritto", questa la dichiarazione del ministro estone degli Esteri alla riunione tenutasi a Riga del gruppo ristretto sull'istituzione di un tribunale speciale per sanzionare la Russia per l'invasione dell'Ucraina.
Mi ha colpito il tono assertivo di una simile dichiarazione, da parte di un politico dell'Estonia, nazione di 1.366.000 abitanti con un esercito di... 5600 effettivi, che però utilizza retoriche guerresche degne di una superpotenza, e, soprattutto, mi ha fatto pensare il punto della dichiarazione nel quale si afferma con perentorietà che il mondo è basato sulla "certezza del diritto".
Mah, ricordo una guerra, quella contro l'Iraq, mossa dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, nel 2003, più uno stuolo di "volenterosi", che distrusse la sovranità di un paese sulla base di prove fasulle fabbricate ad arte dalle manine compiacenti dei soliti servizi segreti, tra cui il nostro, e che provocò centinaia di migliaia di vittime, di feriti e mutilati, oltre a distruzioni materiali immense.
Nessuno, mi risulta, ha mai pagato per questo crimine di guerra, né Bush, né Blair, che, anzi, viene profumatamente pagato da governi di mezzo mondo per fantomatiche "consulenze", né altri.
Ricordo la Serbia, seppellita da valanghe di bombe nel 1999, l'Afghanistan, martoriato da vent'anni di una guerra inutile e sanguinosa, la Libia, la cui unità nazionale venne disintegrata e oggi è un collage di protettorati, la Siria, teatro di una guerra tra le più distruttive mai viste nell'area mediorientale, per non parlare del massacro del popolo palestinese nella guerra di Gaza condotta dall'esercito israeliano contro i civili, il tutto con la sostanziale complicità delle nazioni occidentali.
Noi italiani, addirittura, siamo in prima fila nella vendita di armi a Tel Aviv, e, evidentemente, non siamo solo noi a soffrire di una memoria selettiva e a corto, anzi, cortissimo raggio.
Tutte guerre "occidentali", che, per colmo dell'ironia, abbiamo venduto sul mercato della politica mondiale come una sorta di promozione della democrazia per via armata, e addirittura "umanitarie", per compiacerci della nostra superiore moralità!
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