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23 novembre 2024
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Israele e Hamas non sono sullo stesso piano
di Rosa Rinaldi

Ma coloro che continuano a ripetere: "non si può mettere sullo stesso piano Israele e Hamas" cosa intendono, esattamente?

In base a quale principio giuridico e normativo si giudica un'azione, se non nei suoi effetti ed intenzioni, e non certamente in base a CHI la compie?

Un omicidio è un omicidio, sia che a compierlo sia un prete, un mafioso, un politico o nostro cugino.

Casomai le attenuanti riguardano il caso specifico e la circostanza in sé, non il soggetto.

Se dovessimo applicare questa arbitrarietà - in cui la dirimenza diventa il soggetto piuttosto che l'azione - capirete bene che crollerebbe l'intero sistema di regolamentazione penale e civile.

In questo caso, se bisogna guardare alla circostanze, diciamo anche abbiamo uno Stato occupante che massacra da anni la popolazione occupata e che per diritto internazionale dovrebbe proteggere (senza considerare la questione dei profughi a cui è impedito il ritorno o i massacri costanti in Cisgiordania, dove per un palestinese la differenza tra la vita e la morte è nelle mani di coloni trogloditi e barbari).

E dunque abbiamo uno Stato occupante che si muove da anni in piena violazione di trattati e codici internazionali.

Hamas è un'espressione molto più di Israele che della Palestina, è una risposta al fatto che Israele non vuole riconoscere l'esistenza di uno Stato palestinese (e neppure il diritto di esistere e vivere dei Palestinesi stessi).

Le azioni del 7 ottobre andavano, dunque, giudicate nell'ambito della giurisdizione internazionale, con un processo regolare, e non certamente come sta facendo Israele, con i suoi assassinii extragiudiziali e con le campagne di massacro indiscriminate, in cui è giudice e boia al tempo stesso e in cui un qualsiasi Palestinese - uomo, donna scienziato, medico o giornalista - può essere giustiziato e torturato perché "terrorista".

E allora da questo punto di vista, certo che non si possono mettere sullo stesso piano Hamas e Israele, anche perché la devastazione e i crimini di Israele non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di Hamas, soprattutto se guardiamo nel lungo periodo e non dal 7 ottobre.

E non dimentichiamo che Israele si pone fuori dal consesso internazionale, visto che non riconosce né la giurisdizione della Corte Penale Internazionale né rispetta mai una risoluzione ONU.

Ancora una volta, il nostro Governo, con le sue assurde dichiarazioni, si dimostra il peggiore di sempre.

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