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Mandati d'arresto: le prove sono sotto gli occhi di tutti
di
Rossella Ahmad
La Corte Internazionale di Giustizia ha emanato un mandato di arresto per il polacco Mileikowsky e per il lituano Gallant, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza in un anno di genocidio.
Il genocidio tra l'altro più certificato nella storia, i cui perpetratori sono tutti inchiodati alle loro responsabilità da video, immagini, dichiarazioni, resi improvvidamente pubblici dai loro stessi esecutori.
Mai è accaduto nella storia che i colpevoli di crimini così efferati contro l'umanità denunciassero sé stessi senza ritegno. Normalmente questi crimini venivano consumati segretamente, spesso resi ignoti all'opinione pubblica, e le loro tracce venivano fatte possibilmente sparire.
Mai è accaduto che lo smembramento dei corpi, il feticistico accanimento su bambini e donne, la distruzione sistematica di qualsiasi avamposto di civiltà e cultura venissero così provocatoriamente e sadicamente esibiti, in un'orgia di morte e devastazione barbarica che ha fatto ripiombare l'umanità indietro di millenni.
Questa esibizione così sfacciata di impunità criminale, questo delirio di onnipotenza, costeranno molto cari a tutti coloro che hanno blandito, appoggiato, sostenuto i banditi di Tel Aviv con pensieri, parole, opere e omissioni. Non soltanto in senso etico e morale: il peso karmico che dovranno scontare è enorme. Le urla dei bambini di Gaza li tormenteranno fino al loro ultimo sciagurato giorno su questo pianeta, togliendogli sonno e ristoro quando sarà finita l'epoca dei fasti e della effimera gloria.
Anche in senso puramente materiale. Il genocidio è un crimine che rappresenta il vertice delle abiezioni umane. Esso non va mai in prescrizione e chi se ne renda responsabile - ma anche chi ne faccia apologia o lo sostenga in qualunque modo possibile - resta perseguibile per sempre.
E quindi non basta. Il mandato di arresto per i due criminali non è sufficiente per il genere di giustizia che ho in mente io e, come me, milioni di altri individui che da un anno sono testimoni, e a loro volta vittime, di questo enorme sfregio inferto nel cuore dell'umanità.
Dove sono i presidenti che stringevano la mano del criminale di guerra accertato?
Dove sono i faccendieri che gli procuravano armi, denaro, coperture finanziarie e persino giuridiche?
Dove sono i giornalisti che ne occultavano i crimini?
Dove sono i politici che ne giustificavano le azioni?
Dove sono i sodali che ovunque, nella vita, sul web, a reti unificate, nello spazio sottile, ne facevano apologia?
Mi auguro che arrivi davvero il tempo della Nemesi,
Pagherete tutto. Siete segnati uno per uno nella memoria dei giusti,
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