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Mandati arresto CPI: gli argomenti della Corte, le reazioni degli Stati
di
Alessandro Ferretti
La notizia dell’emissione dei mandati di cattura per Netanyahu e Gallant per crimini contro l’umanità è sicuramente un’ottima notizia, per vari motivi.
Innanzitutto, l’emissione di questi mandati certifica giuridicamente che esistono “ragionevoli motivi” (abbastanza ragionevoli per chiedere l’imprigionamento, non per discutere dei massimi sistemi) per ritenere che i due genocidari abbiano commesso, ai sensi dello Statuto di Roma che ha istituito l’ICC, cinque gravissimi crimini di guerra o contro l’umanità:
1) Netanyahu e Gallant hanno privato intenzionalmente e consapevolmente la popolazione civile di Gaza di beni indispensabili alla loro sopravvivenza, inclusi cibo, acqua, medicinali e forniture mediche, nonché carburante ed elettricità. Inoltre, le decisioni israeliane relative a temporanei aumenti dell’assistenza umanitaria a Gaza erano solo una risposta alle pressioni della comunità internazionale e comunque non sono state sufficienti a migliorare l’accesso dei palestinesi ai beni di prima necessità. Infine, non c’era alcuna chiara necessità militare o altra giustificazione per le restrizioni imposte alle operazioni di soccorso umanitario. Quindi, ci sono ragionevoli motivi per affermare che Netanyahu e Gallant sono responsabili penalmente del crimine di guerra di usare la privazione del cibo come metodo di guerra. (art. 8, caso b, sottocaso XXV)
2) la mancanza di cibo, acqua, elettricità e carburante, nonché di forniture mediche specifiche, ha creato condizioni di vita destinate a provocare la distruzione di parte della popolazione civile di Gaza, con la conseguente morte di civili, compresi bambini, a causa della malnutrizione e della disidratazione. Quindi, ci sono ragionevoli motivi per affermare che nei confronti di queste vittime Netanyahu e Gallant abbiano commesso il crimine contro l’umanità di omicidio. (art. 7, caso a)
3) tramite il divieto all’ingresso di forniture mediche e medicinali a Gaza, in particolare anestetici e macchine per anestesia, Netanyahu e Gallant sono anche responsabili di infliggere grandi sofferenze attraverso atti disumani a persone bisognose di cure. I medici sono stati costretti a operare persone ferite ed effettuare amputazioni, anche su bambini, senza anestesia, e/o sono stati costretti a utilizzare mezzi inadeguati e non sicuri per sedare i pazienti, causando a queste persone estremo dolore e sofferenza. Questo corrisponde al crimine contro l’umanità derivante da altri atti disumani. (art.7, caso k)
4) la condotta di cui sopra ha privato una parte significativa della popolazione civile di Gaza dei propri diritti fondamentali, compresi i diritti alla vita e alla salute, e la popolazione è stata presa di mira per motivi politici e/o nazionali. Si è pertanto ritenuto che sia stato commesso il crimine contro l’umanità di persecuzione. (art. 7, caso h)
5) Netanyahu e Gallant hanno la responsabilità penale per il crimine di guerra di aver diretto intenzionalmente attacchi contro la popolazione civile di Gaza in almeno due casi (art. 8, caso b, sottocaso II)
Le imputazioni di cui sopra sono relative ai crimini commessi prima del 20 maggio 2024: dopo tale data ne sono stati commessi altri e altri ancora sono in corso: una lettura dell’articolo 7 dello Statuto mostra come questo sia solo l’inizio.
I paesi firmatari dello Statuto di Roma hanno l’obbligo legale di assicurare alla giustizia i due genocidari. Non esiste alcun meccanismo che punisca gli stati firmatari se non adempiono a tale obbligo, quindi è importante che tali paesi esprimano la volontà di sottostare allo Statuto e procedere con gli arresti.
Le prime reazioni sono miste: il commissario esteri dell’UE Borrell ha detto che la decisione di emettere i mandati è legalmente valida e va “rispettata e implementata”, esponenti dei governi dell’Olanda, del Belgio, dell’Irlanda e della Spagna hanno affermato che adempiranno alle richieste dell’ICC, mentre Norvegia e Svezia sono più enigmatiche.
La Francia cerca di prendere tempo sull’obbligo di arresto con una imbarazzante scusa: l’arresto “è legalmente complicato”. Il Regno Unito è ancora più imbarazzante: “Rispettiamo l’indipendenza della Corte penale internazionale”, punto e basta.
Ugualmente imbarazzante è il nostrano Tajani, che si nasconde dietro a “consultazioni con gli alleati” prima di prendere una decisione.. e se pensiamo che i nostri principali alleati sono Israele e gli USA la cosa promette male.
Naturalmente i paesi coi governi più fascisti, come Argentina e Ungheria, hanno già detto che non faranno nulla.
Quindi, la decisione di emettere i mandati di cattura è importante ma non è affatto la fine della storia: per spingere i nostri governi a implementarla ci vorrà una forte azione dal basso perché, come sempre, dalle forze di opposizione istituzionali c’è ben poco da aspettarsi.
Per fare un esempio, Elly Schlein, notissima paladina dei diritti dei ricchi, non ha ancora spiccicato mezza parola in proposito: sarà troppo impegnata ad allenarsi all’arrampicata sugli specchi?
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