Doppio standard non punisce odio e violenza dell'altra parte
di Rosa Rinaldi

Siamo praticamente alle purghe, quello che sta accadendo è vergognoso.

Foglio di via per "istigazione all'odio e violenza" per Mohammad Hannoun, presidente dell' Associazione Palestinesi d'Italia, perché durante una manifestazione in piazza si è complimentato con i ragazzi di Amsterdam (che, ricordiamolo, avevano risposto ai pestaggi e ai cori razzisti e genocidiari dei tifosi israeliani del Maccabi).

E poi d'altra parte abbiamo i post del Presidente dell'Associazione Sardegna-Israele (che è anche nel Direttivo della Federazione Associazioni Italia-Israele, oltre ad essere nel Consiglio Nazionale del Partito Sardo d'Azione) in cui scrive proprio: "Gaza delenda est". 'Gaza deve essere rasa al suolo".

E in altri post minaccia di future azioni punitive del Mossad, Mossad con cui avrebbe contatti e notizie di prima mano.

E parliamo di una Associazione finanziata con soldi pubblici (€300.000 nell'ultimo triennio) che dunque traduce l'amicizia con Israele in post di apologia di sterminio.

Per non parlare di tutte le altre pagine filoisraeliane su Facebook che non fanno che celebrare le gesta dei soldati assassini di Gaza (gli stessi che vediamo ballare e ridere sui social o vantarsi delle proprie violenze), diffondere islamofobia, odio razziale, incitamento all'odio verso le Agenzie umanitarie che condannano il genocidio, raccogliendo commenti di chi scrive, senza vergogna, che perfino Save the children sarebbe antisemita.

Ma qua tutto bene. Nessuna recriminazione.

Siamo alla doppia morale, esattamente come accade in Israele dove ogni giorno si stringe sempre di più la tagliola sui palestinesi, sia che siano cittadini arabo-israeliani che Palestinesi di Gaza o CisGiordania. Senza risparmiare nessuno: bambini, insegnanti o parlamentari che siano.

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