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Irlanda: cittadini contro finanziamento di Israele
di
Marilina Mazzaferro
I cittadini che si oppongono alla vendita dei titoli di guerra israeliani in Irlanda hanno organizzato una protesta venerdì sotto lo striscione: "Stop al finanziamento del genocidio".
La manifestazione è stata organizzata dalla Ireland Palestine Solidarity Campaign (IPSC) davanti all'edificio della Banca Centrale d'Irlanda a Dublino.
I manifestanti hanno affermato che l’approvazione dei bond israeliani da parte della Banca Centrale d’Irlanda è “non etica” e hanno chiesto di fermarne la vendita in tutta Europa.
L’Irlanda, che insieme a Norvegia e Spagna ha riconosciuto la Palestina a maggio, è il paese d’origine delle obbligazioni israeliane vendute nell’UE, con la Banca Centrale d’Irlanda designata come autorità competente per approvare i prospetti dei titoli.
Si dice che le obbligazioni siano state utilizzate come mezzo per sostenere i brutali sforzi bellici di Israele a Gaza e in Libano.
La senatrice indipendente Alice Mary Higgins, presente alla protesta, ha detto che il sostegno della Banca Centrale d’Irlanda a Israele costituisce una grave violazione del diritto internazionale.
Higgins ha affermato che le obbligazioni, precedentemente vendute attraverso il Regno Unito, sono state rilevate dall’Irlanda dopo la Brexit e ha aggiunto che l'Irlanda "non dovrebbe essere facilitatrice o complice" nel flusso di denaro e armi.
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