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13 novembre 2024
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Ostaggio israeliano in video: Hamas non ci fa male ma Israele rischia le nostre vite
di Tamara Gallera

Le Brigate Al-Quds, l'ala militare della Jihad islamica palestinese, hanno diffuso mercoledì un videomessaggio intitolato "Messaggio 01" da parte di uno dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza, esortando l'opinione pubblica israeliana a non dimenticarlo e chiedendo pressioni sugli israeliani. governo per ottenere il suo rilascio.

Nel video, l'ostaggio, identificato come Alexander Turbanov, 28 anni si è rivolto sia al governo israeliano che al pubblico. Turbanov inizia evidenziando la sua situazione, affermando: "Loro [i combattenti della Jihad islamica] mi hanno preservato la vita diverse volte, ma la mia vita è in costante pericolo a causa delle operazioni militari [israeliane]".

Ha accusato il governo israeliano di aver lanciato operazioni militari presumibilmente mirate a liberare i prigionieri, ma ha avvertito: "Queste azioni alla fine porteranno alla mia morte". "Un anno di carenza di cibo, acqua ed elettricità, nonché di beni di prima necessità come sapone e shampoo, mi ha fatto soffrire di malattie della pelle che non avevo mai sperimentato prima", ha sottolineato Turbanov.

Ha esortato gli israeliani a tenere a mente i prigionieri durante i loro pasti quotidiani, sottolineando che non hanno l'opportunità di gustare cibi e bevande di base. Ha anche sottolineato che quando i valichi di frontiera vengono chiusi per fare pressione sui palestinesi a Gaza, anche i prigionieri israeliani ne subiscono le conseguenze.

"Ho cominciato a temere l'esercito. Ho paura del momento in cui potrebbero raggiungermi o bombardare il luogo in cui sono detenuto", ha detto, aggiungendo che un gran numero di prigionieri israeliani sono stati uccisi nel guerra, mentre pochissimi sono stati liberati attraverso operazioni militari. Ha osservato che il primo cessate il fuoco è stata la fase migliore.

Già in precedenza una giovane israeliana liberata da Hamas di cui era stata ostaggio aveva dichiarato che i miliziani non le avevano torto un capello mentre aveva riportato ferite conseguenti degli attacchi israeliani. Quando i media avevano cercato di strumentalizzare le due dichiarazioni aveva alzato la voce per ribadire la sua testimonianza.

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