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Guerra contro il Libano: cosa vogliono USA-Israele?
di
Ahmad M. Shakakini
Non c'è dubbio che gli USA siano direttamente coinvolti nella guerra israeliana contro il Libano e Hezbollah perché vedono la battaglia contro di esso come propria, a causa dell'umiliazione subita dalle forze USA in Libano all'inizio degli anni Ottanta.
La guerra che il regime genocida israeliano ha aperto contro Hezbollah, in progressiva escalation, dal 7 ottobre, non avrebbe avuto luogo senza la benedizione e la partecipazione USA. Il nuovo libro di Bob Woodward, "The War", espone chiaramente il livello di coordinamento tra i governi degli Stati Uniti e di Israele nella guerra contro il Libano.
Israele ha preparato i suoi piani contro Hezbollah sin dalla propria sconfitta nel 2006, e gli USA si sono impegnati a vendicare la sconfitta di Israele perché il popolo arabo è diventato più audace e creativo nel resistere a Israele.
Il piano è un progetto congiunto tra USA e Israele, e naturalmente ha il sostegno di tutti i membri della NATO. Non si può distinguere tra un paese NATO e l'altro in quanto gli USA hanno raggiunto il controllo totale del sistema occidentale e lo si è visto in maniera evidente nella guerra in Ucraina. La Spagna, rimanendo nella NATO, può riconoscere dieci volte lo stato palestinese (senza che ciò cambi una virgola della vita dei palestinesi), non può ingannare i palestinesi e spaccarsi per essere solidale con la Palestina.
Gli USA vogliono tagliare le comunicazioni strategiche tra Iran e Libano attraverso l'Iraq e la Siria. Gli investimenti statunitensi in Libano non sono spontanei. Si stanno costruendo una delle più grandi ambasciate USA del mondo con una posizione geograficamente dominante.
Gli USA vogliono separare il Libano dall'asse della resistenza, ma la comunità sciita rappresenta un ostacolo, e la guerra in corso assume il carattere di una guerra contro gli sciiti. Questa brutalità israeliana contro le aree a maggioranza sciita è deliberata e prova che USA e Israele sono giunti alla convinzione che tutti i tentativi di creare alternative sciite a Hizbullah sono falliti miseramente.
I testi delle bozze trapelate di proposte USA e israeliane di cessate il fuoco in Libano trapelate mostrano che gli imperi non imparano dalle loro esperienze e sono disposti a fallire ancora pur di perseguire lo stesso progetto. Gli USA non hanno imparato né dall'esperienza del 1982 né dall'esperienza dell'Iraq. Gli USA si rifiutano ancora di ammettere la loro sconfitta in Vietnam, attribuendo il loro ritiro aI loro intento di evitare di usare una violenza eccessiva (in una guerra che ha ucciso più di tre milioni di persone nel sud-est asiatico). In Iraq, attribuiscono il loro fallimento all'avversione del popolo iracheno per la civiltà, il progresso e la democrazia.
Gli Stati Uniti cercheranno di emendare l'accordo di Taif fra le diverse componenti libanesi al fine di rafforzare i poteri del presidente della Repubblica, perché l'attuale cospirazione USA- Israele non è riuscita a provocare discordia tra sunniti e sciiti. L'atteggiamento generale sunnita nell'abbracciare gli sfollati sciiti e la naturale simpatia per la Palestina e il Libano di fronte all'aggressione e al genocidio israeliani hanno ostacolato i piani di USA e Israele.
Agli USA non piace avere a che fare con una democrazia libanese perché vuole un governante forte che fa ciò che comandano (simile ai re, principi e governanti dei paesi arabi obbedienti agli USA). Le misure richieste da Israele e dagli USA non sono altro che la rinuncia totale alla sovranità nazionale.
Israele vuole sfollare la gente dei villaggi di confine in modo che i suoi coloni possano stare "in pace" in una terra che non è la loro. Vuole determinare il tipo di armi che saranno permesse nel sud del Libano e quali gruppi militari che possono essere presenti nel sud e con quali mansioni. All'esercito libanese sarebbe stato permesso di operare come un esercito ausiliario all'occupazione, proprio alla maniera di Antoine Lahad e il suo collaborazionista Esercito del Libano del Sud.
Le bozze che circolano delle richieste israelo-statunitense insistono nel limitare l'importazione di armi per l'esercito. Gli USA hanno supervisionato e sponsorizzato direttamente l'esercito da 20 anni per garantirne la debolezza e l'impotenza. Limitare le armi all'esercito significa una consacrazione effettiva del veto israeliano sull'armamento dell'esercito. L'evidente completa impotenza dell'esercito libanese in questa guerra è solo un prodotto del piano USA per indebolire l'esercito.
La scena non è ordinaria, la cospirazione è molto grande e c'è un'assoluta accettazione occidentale del continuo e criminale aumento di vittime arabe a seguito dei bombardamenti israeliani. Nella guerra in corso, Israele può anche sganciare una bomba nucleare su Gaza o sul Libano senza alcuna obiezione da parte di qualsiasi paese occidentale e il vice ministro degli Esteri belga o spagnolo possono tenere un discorso di condanna della bomba.
La vittoria della resistenza libanese non è un'opzione, perché non c'è altra opzione, è una necessità nazionale. Tuttavia alcuni libanesi pugnalano alle spalle i partigiani libanesi mentre affrontano uno degli eserciti più brutali e barbari al mondo.
Il miserabile fallimento israeliano nella battaglia di terra nel sud, dopo settimane di combattimenti, è la storia più importante della guerra in corso ma non riceve una minima copertura da parte dei media occidentali filo USA, perché dimostra che la resistenza sta ottenendo ciò che gli eserciti arabi non sono riusciti mai a ottenere. Israele e USA possono essere ancora sconfitti in Libano come è già successo nel 2006.
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