Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
11 novembre 2024
tutti gli speciali

Se i pogrom li cita l'estrema destra
di Paolo Mossetti

Uno dei commenti più intelligenti ed equilibrati sui fatti di Amsterdam lo ha scritto Michal Liptak, filosofo e attivista dei diritti dei migranti polacco. Lo raccolgo, editandolo, qui:

«In Europa sono due i "gruppi" di persone che insistono sull'uso della parola "pogrom": la comunità ebraica, preoccupata per l'aumento degli attacchi antisemiti. Hanno ragioni a essere preoccupati, purtroppo. E se fosse solo per loro, sarei anche disposto a usare il termine "pogrom".

Ma il secondo gruppo è composto da esponenti dell'estrema destra, inclusi politici influenti. Per loro, l'uso della parola "pogrom" è un modo per demonizzare ulteriormente le comunità musulmane e di immigrati.

E temo davvero l'estrema destra. Non solo perché potrebbe diventare una forza di governo in Europa - il che è probabile - ma anche perché, per placarla, le politiche anti-immigrazione stanno lentamente penetrando nelle istituzioni dell'UE, creando politiche crudeli di "Fortezza Europa"... Questa deriva nativista è per me uno dei grandi pericoli per l'Europa oggi.

Quindi sono cauto verso interpretazioni che non sono solo imprecise, ma che aiutano attivamente l'estrema destra...

È difficile essere allo stesso tempo precisi e concisi su questo argomento. Per me, il termine "pogrom" non cattura la complessità di questi attacchi. Penso che i club israeliani avrebbero dovuto essere banditi dalla UEFA già da tempo, allo stesso modo in cui sono stati banditi i club russi. Dato il genocidio attuale a Gaza, questo è un doloroso promemoria del doppio standard.

A peggiorare la situazione, ci sono gli hooligan razzisti del Maccabi che scorrazzano per Amsterdam per due giorni. Percepiti, nella loro arroganza, come l'incarnazione del regime israeliano. Alcuni immigrati di Amsterdam reagiscono contro questi hooligan. Alcuni attaccano indiscriminatamente qualsiasi israeliano che trovano. Alcuni hanno attaccato perché provocati dal comportamento degli hooligan.

Altri forse avrebbero attaccato gli israeliani in ogni caso: motivati da ciò che accade a Gaza. Non potendo colpire il regime israeliano, avrebbero colpito quelli che considerano come i suoi rappresentanti. Altri potrebbero avere motivazioni più basilari come l'antisemitismo...

Queste azioni indifendibili non sono azioni di una popolazione immigrata consumata da un odio irrazionale verso gli ebrei, ma sono, in gran parte, il risultato di una rabbia giustificata, anche se mal diretta. E se il problema è "l'integrazione", i paesi dell'UE devono rendersi conto che molta di questa rabbia è giustificata e cambiare il corso della propria politica estera, che è profondamente ipocrita e cinica.

Fa male che nulla di questo possa rassicurare la comunità ebraica in Europa. Gli attacchi di Amsterdam sono quindi l'occasione per condannare nuovamente e con forza l'antisemitismo.

Il problema però è che, senza un cambiamento complessivo della politica verso Israele, le tensioni aumenteranno comunque. Ci siamo messi in un angolo e non sono nemmeno sicuro di come potremo cambiare rotta ora».

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale