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10 novembre 2024
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Francesca Albanese critica i media sui fatti di Amsterdam e chiede inchiesta
di Gabriella Mira Marq

Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei palestinesi, ha accusato i media occidentali di “oscurare” gli eventi di Amsterdam e di diffondere disinformazione, minimizzando o ignorando le provocazioni degli israeliani. Ha chiesto un'indagine sulle notizie diffuse dai media occidentali sui violenti scontri, dove i tifosi israeliani della squadra di calcio Maccabi Tel Aviv hanno avuto comportamenti conflittuali con i residenti locali.

La dichiarazione di Albanese fa seguito alle violenze scoppiate giovedì e venerdì scorsi nel centro di Amsterdam e intorno alla Johan Cruyff Arena, dove il Maccabi Tel Aviv ha affrontato la squadra di calcio olandese Ajax in una partita UEFA. Video virali mostravano i tifosi israeliani che strappavano le bandiere palestinesi dalle case dei residenti e cantavano insulti anti-arabi. Gli scontri sono scoppiati quando gli abitanti olandesi hanno protestato contro queste azioni, portando ad un aumento delle tensioni che ha richiesto l'intervento della polizia.

In un post su X, Albanese ha criticato l'inquadramento degli scontri da parte dei media occidentali, affermando che alcuni organi di stampa hanno descritto erroneamente gli eventi come attacchi antisemiti contro i tifosi israeliani. "Ancora una volta, i media occidentali dovrebbero essere indagati per il ruolo che stanno giocando nell'oscurare le atrocità di Israele", ha detto Albanese, sostenendo che tali false dichiarazioni servono a "nascondere" in tutto il mondo le continue violazioni dei diritti umani da parte degli israeliani.

Ha fatto paragoni con casi precedenti di diritto internazionale, in cui personaggi dei media erano ritenuti responsabili di complicità nell'incitamento e in altri crimini internazionali. "L’Europa, così come il resto dell’Occidente, deve interrogarsi sull’antiarabismo e sull’islamofobia pervasivi nelle loro società. L’antisemitismo è radicato nella stessa visione distorta dell’umanità, così come lo è il razzismo anti-palestinese" ha scritto fra l'altro la relatrice speciale ONU.

Albanese, che ha una vasta esperienza nel diritto dei diritti umani e nelle questioni relative ai rifugiati arabi, ha sottolineato che le agenzie di stampa hanno la responsabilità di presentare informazioni accurate e imparziali per evitare di perpetuare la disinformazione.

In seguito agli scontri, i rapporti indicano che Israele ha agito rapidamente per riportare diverse centinaia di cittadini israeliani a Tel Aviv.

L’incidente ha portato rinnovata attenzione sull’intersezione tra sport e politica, soprattutto a seguito dei recenti appelli delle organizzazioni per i diritti umani a vietare la partecipazione israeliana agli eventi sportivi globali. Questi gruppi di difesa sostengono che Israele dovrebbe affrontare restrizioni dovute alle violazioni dei diritti umani contro i palestinesi, citando le recenti sentenze della Corte internazionale di giustizia (ICJ) e le diffuse richieste di responsabilità per il genocidio di Gaza.

“Il sostegno dei governi occidentali alla macchina da guerra israeliana e l’indifferenza verso la vita umana sono la fonte della continua impunità dei sionisti”, ha detto Albanese ai giornalisti, facendo eco a sentimenti che hanno alimentato le richieste internazionali per una rivalutazione del modo in cui la guerra contro i palestinesi viene coperta nel panorama mediatico globale.

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