 |
Immagini politicamente motivate
di
Rossella Ahmad
Qui in famiglia seguiamo quasi solo media arabi. Quelli tosti, però. Quelli i cui giornalisti resistono imperterriti a testimoniare sotto le bombe, mentre giungono missili e nel momento in cui la pettorina con la scritta Press si trasforma in un tiro al bersaglio.
Di prima mattina è tutto uno scambiarci opinioni su notizie, video, fattoidi vari. Ci confrontiamo su di essi, in particolare. Rilevando sempre inevitabilmente il grado di abiezione dei media embedded. Il giornalismo-monnezza, insomma
Il fattoide è una notizia priva di fondamento, ma diffusa e amplificata dai mezzi di comunicazione di massa al punto da essere percepita come vera.
A me dispiace sinceramente quando le mie amicizie - in massima parte persone intelligenti, che hanno compreso gli infiniti trick che la stampa padronale pone in essere, e che lo sperimentano giorno per giorno, e personalmente, per ciò che concerne l'informazione dalla Palestina - cadono vittima di queste molto probabili manipolazioni mediatiche, che sono operate dagli stessi individui che distorcono la verità su Gaza. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Ho visto quindi il video che tanti stanno contribuendo a rilanciare, prestandosi, di certo in maniera inconsapevole, a divenire cassa di risonanza dell'hasbara che corre sul web.. Il che sarebbe comunque giusto, se solo la notizia avesse un minimo di fondamento.
Siamo nell'era dell' infodemia, in cui con pochi click si viene di norma a capo delle notizie e della loro veridicità.
Tralascio per un attimo il fatto di non averne avuto riscontro presso le agenzie che io considero serie. I media arabi che seguo non ne fanno cenno. Neanche quelli per cui l'Iran è un paese come un altro, per dire. Non ne fa cenno MintPress News, una delle agenzie più serie e rigorose per ciò che concerne l'attendibilità e la veridicità delle notizie: la sua direttrice, Manar Adley, è stata insignita l'anno scorso di un importante riconoscimento per ciò che concerne la libertà di stampa e di informazione.
Non ne fa cenno fino ad ora la BBC che, seppure appiattita sull'agenda sionista, ancora conserva un minimo di vergogna sindacale nel propagandare notizie che potrebbero essere false. ABC news ne parla, così come di certo ne parlano i media sionisti d'oltreoceano - sono pagati apposta - ma i riferimenti sono sempre piuttosto fumosi.
Vengo invece al filmato in questione, che è pura poesia secondo me. Girare seminude a Teheran senza che nessuno ti guardi o sia minimamente incuriosito o interessato è destabilizzante. Chi lo faccia qui, un un paese del "libero occidente", non riceverebbe lo stesso grado di olimpica indifferenza. A me sembra un falso clamoroso. Cioè, non clamoroso, dai. Mediocre dal mio punto di vista. Ma, si sa, io sono una che osserva e poi si fa domande.
Seconda considerazione. A queste latitudini siamo convintissimi, e continuiamo ad esserlo dopo vent'anni e più delle solite manfrine mediatiche anti-islamiche, che le donne mediorientali non abbiano altra ambizione nella vita che assomigliarci.
Ne abbiamo già parlato altrove. È una nostra attitudine psicologica, forse ne abbiamo bisogno, non so, e che però non corrisponde a verità. E, cosa che dovrebbe triggerarci ancor più, assomigliare a noi per costoro significherebbe spogliarsi. La libertà per costoro sarebbe girare per strada seminudi. Il simbolismo è osceno, dal mio punto di vista.
Amici e amiche che continuate a far circolare una foto che ha tutta l'aria di essere un fattoide funzionale alla propaganda sionista: un giro sulle agenzie serie fatevelo.
Da parte mia, continuerò a cercare in giro sul web nonostante la notizia mi puzzi di manipolazione come poche altre al mondo., Invito anche voi a non dare mai per certo ciò che non abbiate personalmente verificato. E verificato ancora. La stampa è parziale, lo sapete. E sapete chi per essa sia il nemico da abbattere.
Il mondo come rappresentazione. E la rappresentazione è sempre politicamente motivata.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|