UE si prepara alla possibile vittoria di Trump
di Aurora Gatti

Secondo alti funzionari e analisti dell’UE, con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali statunitensi l’Unione Europea si sta preparando per un potenziale cambiamento nelle relazioni transatlantiche, con funzionari particolarmente concentrati sulle implicazioni in materia di difesa e sicurezza.

La Commissione Europea ha istituito quella che gli addetti ai lavori di Bruxelles chiamano una “forza di reazione rapida” – anche se ufficialmente senza nome – per prepararsi ad entrambi i risultati delle elezioni del 5 novembre.

"In effetti ci stiamo preparando per le elezioni americane. Verranno presi in considerazione tutti i possibili risultati. Questa preparazione include anche discussioni con gli Stati membri dell'UE", ha detto ad Anadolu la portavoce della Commissione Arianna Podesta.

Ha sottolineato l'impegno dell'UE a mantenere uno stretto partenariato con gli Stati Uniti "su base bipartisan".

Il potenziale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha sollevato preoccupazioni a Bruxelles, dati i rapporti difficili della sua precedente presidenza con gli alleati europei.

I suggerimenti di Trump di non difendere potenzialmente gli alleati della NATO che non riescono a far fronte agli obblighi finanziari hanno riacceso il dibattito sull’autonomia strategica europea.

"Trump è stato molto chiaro nel dire che ha pochissima pazienza per la politica attuale (Ucraina e NATO), e sarebbe favorevole a fare pressione sia sulla Russia che sull'Ucraina per una rapida fine del conflitto", ha detto Ian Lesser, vicepresidente del Fondo Marshall tedesco. a Bruxelles.

Allo stesso modo, Luigi Scazzieri, esperto di relazioni transatlantiche presso il Centro per la riforma europea, ha affermato: "Trump non ha nascosto la sua antipatia per la NATO e la convinzione che gli europei approfittino degli Stati Uniti per motivi di sicurezza" e una vittoria di Trump dividerebbe l'UE e metterebbe sotto pressione.

D’altra parte, secondo Scazzieri, una vittoria di Kamala Harris significherebbe probabilmente continuità con le attuali politiche dell’amministrazione Biden. "Harris significherà continuità con le politiche di Biden. Crede nel valore delle alleanze e valorizza gli alleati europei, così la NATO sarà sicura", ha detto Scazzieri. Ha osservato, tuttavia, che le tensioni commerciali probabilmente persisteranno poiché Harris probabilmente continuerà le politiche protezionistiche di Biden.

Fabian Zuleeg dell'European Policy Center ha suggerito che l'Europa "tirerà un sospiro di sollievo" e vedrà una continuità in una chiara vittoria di Harris. Ha detto che una vittoria di Trump presenterebbe una serie di sfide in materia di difesa, sicurezza e relazioni commerciali che vede “come una catastrofe”.

L’UE ha accelerato le iniziative dell’industria della difesa e ha nominato il suo primo commissario alla difesa, riflettendo le crescenti preoccupazioni sull’autonomia della sicurezza.

Il team della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sta analizzando gli scenari per entrambi i potenziali cambiamenti nell’amministrazione statunitense. "L'UE non è preparata per Trump", ha detto Scazzieri. Ha osservato che la Commissione ha preparato possibili liste tariffarie di ritorsione, ma "l'UE può fare poco per prepararsi alle politiche di sicurezza di Trump. Sarà un approccio 'aspetta e vedi'".

Qualsiasi risultato segnerà l’inizio di una nuova era per l’UE che le imporrà di adattarsi alle nuove decisioni geopolitiche e strategiche dall’altra parte del divario transatlantico in un momento in cui l’UE fatica a superare le divisioni interne su questioni che vanno dall’immigrazione alla politica estera comune.

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