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La penna come arma
di
Rossella Ahmad
Qualcosa si muove anche nell'omologatissimo mondo della cultura USA. Le dimissioni di Suzanne Nossel, CEO di Pen America - organizzazione leader udite udite nella difesa dei diritti umani e del libero pensiero, nonché autrice e funzionario governativo, segnano la vittoria del movimento globale contro il genocidio in Palestina e per la solidarietà al popolo palestinese.
Le dimissioni di Nossel rappresentano il culmine di un anno di intenso criticismo nei confronti della sua leadership di un'organizzazione nata per difendere la libertà di parola nel mondo e che, invece, è restata silente di fronte ad un genocidio.
Dallo scorso febbraio, data in cui la scrittrice palestinese Randa Jarrar era stata trascinata via con la forza da un evento per aver protestato contro il silenzio dell'organizzazione, membri dello staff e scrittori avevano abbandonato in massa il PEN denunciando la leadership per non essersi espressa a favore della protezione di scrittori, poeti, giornalisti ed accademici palestinesi, decimati dal barbaro attacco israeliano contro Gaza.
Una leadership tossica, che ha colpevolmente ignorato l'umanità dei palestinesi come popolo e come individui.
L'organizzazione degli Scrittori contro la guerra a Gaza in particolare ha boicottato gli eventi annuali, rifiutato di partecipare alle premiazioni e di accettare riconoscimenti fino a che non fosse messo fine a mesi di "apologia del genocidio, vuota retorica e rifiuto delle responsabilità".
E questa è una vittoria postuma degli intellettuali palestinesi deliberatamente uccisi a Gaza nel corso di un anno, nel silenzio quasi totale del mondo della cultura occidentale.
Il ricordo va al professore Reefat al-Arir, in particolare, l'accademico a cui Israele annunciò la sua imminente esecuzione con un SMS sul cellulare. Restano scolpite nella pietra le sue ultime parole: "Ho detto ai miei amici occidentali: sono un accademico. L'arma più pesante che ho in casa è un evidenziatore. Ma se Israele entrerà in casa per massacrarci, userò quell'evidenziatore per lanciarlo contro i nostri aguzzini, anche se dovesse essere l'ultima cosa che farò".
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