 |
Cosa ha detto Francesca Albanese
di
Aurora Gatti
In questi giorni Francesca Albanese, Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, è (nuovamente) nel mirino, con attacchi da parte di chi la accusa di essere antisemita se non addirittura di sostenere Hamas.
In occasione di un incontro con i giornalisti a New York il 30 ottobre, Albanese ha affermato che “la violenza genocida” si è estesa e “ha metastatizzato in altre parti dei Territori Occupati” e ha chiesto: “Come spiegate i 700, oltre 700 palestinesi, che sono stati uccisi in Cisgiordania, compresi 170 bambini?”
Albanese ha inoltre chiesto: “E come spiega il fatto che i palestinesi della Cisgiordania sono stati esposti alle stesse pratiche e abusi, spesso stupri, tra le altre forme di tortura, rispetto a quelli di Gaza? Se non ci fosse stata alcuna azione o presenza militare di Hamas in Cisgiordania? Non che il primo giustificasse ciò che Israele ha fatto a Gaza”.
Secondo Albanese, “l’impunità concessa a Israele gli ha permesso di diventare un violatore seriale del diritto internazionale”. Ha sostenuto che gli Stati Uniti sono stati “un facilitatore” nelle azioni di Israele, suggerendo che ci sia “un conflitto di interessi… nell’orchestrare attacchi contro chiunque critichi Israele”.
Albanese ha inoltre sottolineato quella che ha definito una “cancellazione coloniale” nel tentativo di sminuire l’identità palestinese nei territori occupati, sottolineando che “il 75 per cento, ad esempio, delle persone a Gaza, non provengono nemmeno da Gaza. Vengono dall’Israele moderno”. Ha detto che queste azioni servono come “ricordo… del suo peccato originale” nella creazione dello Stato israeliano.
Inoltre, ha condannato gli attacchi all’UNRWA, descrivendola come un “simbolo della palestinesità”, e ha sottolineato che il destino dell’UNRWA dipende esclusivamente dall’Assemblea Generale, sottolineando che “solo l’Assemblea Generale può decidere il futuro dell’UNRWA”.
Infine in un intervento all'ONU ha rimproverato i delegati ONU di non aver detto niente sulle tante uccisioni e orrori a Gaza e in Libano e definendoli "irrilevanti".
I Relatori Speciali fanno parte delle cosiddette Procedure Speciali del Consiglio per i Diritti Umani. Procedure Speciali, il più grande organismo di esperti indipendenti nel sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite, è il nome generale dei meccanismi indipendenti di accertamento e monitoraggio dei fatti del Consiglio che affrontano situazioni specifiche di paesi o questioni tematiche in tutte le parti del mondo.
Gli esperti in Procedure Speciali operano su base volontaria; non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non ricevono uno stipendio per il loro lavoro. Sono indipendenti da qualsiasi governo o organizzazione e prestano servizio a titolo individuale.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|