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28 ottobre 2024
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Israele bandisce l'UNRWA
di Tamara Gallera

La Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato una legge che vieta le attività dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) nel paese, ha riferito la stazione radio Kan.

All’inizio di ottobre, la commissione per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset ha approvato il disegno di legge che vieta l’UNRWA nel paese.

Il disegno di legge vieta ai funzionari israeliani di incontrare i dipendenti dell’UNRWA, di rilasciare loro visti o di concedere privilegi economici.

Oltre a ciò, le autorità israeliane intendono avviare procedimenti penali contro i dipendenti dell’UNRWA sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche.

Il disegno di legge fa seguito alle notizie secondo cui alcuni dipendenti dell’agenzia potrebbero essere collegati ad Hamas e al loro presunto collegamento con l’attacco di Hamas contro Israele lo scorso anno.

Israele non ha portato alcuna evidenza a sostegno di tali accuse, ma screditando l'agenzia ONU è riuscita a fermare temporaneamente i finanziamenti da parte di vari Paesi e con quelle stesse accuse ha giustificato numerosi attacchi all'organismo che è stato scomodo testimone dei suoi crimini sui civili, i giornalisti e il personale sanitario.

Dopo l'approvazione della legge, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito che questa potrebbe portare a “conseguenze devastanti per la Palestina”. rifugiati nei territori palestinesi occupati, il che è inaccettabile”. "Non c'è alternativa all'UNRWA", ha detto. "L'attuazione di queste leggi sarebbe dannosa per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese e per la pace e la sicurezza nella regione nel suo insieme".

Il Segretario Generale si è inoltre impegnato a portare la questione davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l'organo principale delle Nazioni Unite.

Ma lo stesso Guterres era già nel mirino di Tel Aviv, che lo ha dichiarato persona non gradita, fra lo sconcerto generale e la condanna di oltre 100 paesi membri dell'ONU.

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