 |
Domande spontanee
di
Antonio Greco
Sabato è stata la giornata italiana “per dire no alla guerra”. In sette piazze sono sfilati cortei pacifisti per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti del mondo.
A Roma in particolare la manifestazione è stata molto partecipata, più di ventimila persone hanno sfilato da Porta S. Paolo fino al Colosseo.
Tutto molto bello!
In questo bel clima di pace e pacifismo alcune domande però sorgono spontanee:
- Si può manifestare nelle piazze per il cessate il fuoco in Ucraina ma in parlamento (italiano ed europeo) continuare a votare per l’invio delle armi?
- Si può sfilare con la bandiera della pace e votare nell’Europarlamento la risoluzione che “ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all’uso delle armi inviate dall’UE affinché possano colpire obiettivi militari in territorio russo”?
Si può essere per il cessate il fuoco a Gaza e affermare che “difendere Israele significa difendere le nostre libertà”?
Equivoci che le piazze di sabato non hanno sciolto, anzi hanno accentuato!
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|