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Sinwar: i Palestinesi ora hanno il loro Che Guevara
di
Ahmad M.Shakakini
Palestinesi, libanesi e arabi che sostengono la resistenza sono convinti che la resistenza palestinese e quella libanese sono ormai istituzioni "democratiche" popolari, che non si indeboliscono per la perdita dei loro leader e potrebbe succedere il contrario come è già successo: Nassrallah era succeduto a Musawi assassinato dai sionisti israeliani nel 1992, e Sinwar è succeduto a Haniyyah assassinato dagli stessi sionisti nel luglio scorso.
Le due resistenze godono di un larghissimo consenso e sostegno popolare. Hezbollah vince le elezioni in Libano ed è il partito di maggioranza relativa nel parlamento libanese e Hamas ha vinto le ultime elezioni legislative nel 2006.
Potrebbe benissimo accadere a Hamas quello che è successo a Hezbollah dopo l'assassinio di Nasrallah: ha trovato rapidamente una forte leadership con Naim Qassim che potrebbe non essere il designato leader del partito, e non è importante saperlo, e forse è meglio non saperlo. Ciò che è importante è che Qassim riesce molto bene a spiegare le posizioni dell'organizzazione e della resistenza alla base del partito, poi al pubblico e poi al mondo. Nelle crisi si scopre la vera personalità di uomini e donne e il campo di battaglia con le sue difficoltà ed epopee crea i leader.
Come ha fatto Sinwar quand'era in vita sconfiggendo le difese e i sistemi di sicurezza israeliani il 7 ottobre, anche il suo martirio ha mostrato il fallimento dei servizi di sicurezza israeliani e quelli USA: Per un anno intero non sono stati in grado di scovarlo e non sanno ancora dove detiene gli ostaggi. Sinwar è stato ucciso in un scontro armato casuale con una pattuglia israeliana in un quartiere di Rafah. Forse stava pianificando un attacco alla sede del comando dell'esercito israeliano a Rafah a 300 metri dal palazzo dove stava.
Sinwar non era nascosto sotto terra e non si proteggeva attorniandosi di ostaggi come ripeteva la propaganda israeliana e occidentale, ma era in campo a combattere in prima linea a fianco dei suoi uomini e ha combattuto coraggiosamente fino all'ultimo respiro. Riuscite a immaginare la reazione dell'ipocrita Occidente se gli arabi uccidessero un leader israeliano, celebrassero la sua morte e ne facessero sfilare il cadavere davanti alle telecamere?
Tuttavia, l'esercito israeliano ha commesso un enorme errore pubblicando il video della resistenza di Sinwar fino all'ultimo momento di vita. Palestinesi, libanesi, arabi e tutto il mondo si sono resi conto cosa significhi la vera resistenza.
I sionisti non sanno di aver lasciato agli arabi il materiale di propaganda più efficace per decenni a venire. È come quando uccisero Ghassan Kanafani e lo trasformarono in un’icona.
I sionisti danno sempre per scontato che forse questo particolare omicidio porterà i palestinesi alla resa finale. 89 anni fa, le forze coloniali britanniche in Palestina hanno messo all'angolo Izzidin al-Qassam con i suoi uomini e lo hanno ucciso. Pensavano che la resistenza palestinese fosse finita. Israele oggi nutre le stesse illusioni su Sinwar.
Media e leader politici colonialisti occidentali dichiarano che "Sinwar era noto per la sua brutalità". Brutalità? Confrontate il suo record con quello di qualsiasi leader israeliano, dal 1948 al 2024, e scoprirete che ogni singolo leader israeliano ha causato molte più morti di Sinwar, persino coloro che hanno ricoperto brevemente un incarico.
Sinwar combatteva nel proprio Paese contro gli invasori occupanti stranieri, guidava il Movimento di Liberazione Nazionale Palestinese contro i colonialisti sionisti ed i loro sostenitori imperialisti USA. Tuttavia una cosa è certa: Ha più sangue sulle mani ogni singolo leader e politico occidentale che ha appoggiato i massacri, i crimini e le guerre in Iraq, Afghanistan, Palestina, Libano, Siria, Yemen e ultimamente il genocidio israeliano a Gaza in Palestina.
È appena nata una leggenda senza eguali per il popolo palestinese, anzi per il popolo arabo, e per le generazioni a venire. L'ultimo momento di vita resistente di Sinwar è già stato trasformato in dipinti, cartoni animati e poster.
È solo l'inizio. I palestinesi da ora hanno il loro Che Guevara.
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