Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
18 ottobre 2024
tutti gli speciali

Conquiste per la lotta di liberazione della Palestina
di Ahmad M. Shakakini

Uno degli sviluppi più importanti in quest'anno di orribile genocidio israeliano in Palestina è che il mondo ora conosce la vera faccia del sionismo e ora può capire perché palestinesi e arabi lo rifiutano e lottano contro da più di un secolo. E perché riusciranno ad arrivare alla liberazione e sconfiggere l'ultima colonia occidentale in Asia come tutti i popoli che si sono liberati dal colonialismo.

Negli USA dove le amministrazioni democratiche e repubblicane sono state e sono lo sponsor principale al mondo del regime genocidal sionista è notevole la crescita e il consolidamento della partecipazione dei giovani ebrei statunitense alla lotta pro Palestina contro il genocidio e il sionismo.

Jewish Voice for Peace sono ebrei antisionisti che denunciano lo sfruttamento e l'uso strumentale che fanno i sionisti dell'antisemitismo. Il peggior anti ebraismo infatti è commettere orribili crimini e genocidi per conto dell'imperialismo USA e del sionismo mondiale, come fa Israele, e dichiarare di commetterli in nome di tutti gli ebrei del mondo dando loro la responsabilità di questi crimini.

La comunità nera afroamericana è anche molto attiva nella solidarietà pro Palestina e antisionista: e dopo avere espresso la consolidata solidarietà con la Palestina del movimento Black Lives Mater, sta esprimendo l'efficace partecipazione di Ta-Nihisi Coates alla lotta per la liberazione della Palestina.

Coates è un fenomeno mediatico e politico negli USA. Influenti circoli liberali nei media americani hanno celebrato per anni questo giovane scrittore nero come il principe della stampa americana. La sua celebrazione si è estesa alle università e alle istituzioni. Riceve inviti alle quali non può partecipare a causa della loro prolificità. È cresciuto a Baltimora e ha studiato stato alla Howard University, dove la maggioranza degli studenti sono neri.

La rivista liberal-sionista The Atlantic gli ha dato la possibilità di scrivere quello che voleva su qualsiasi argomento e i suoi articoli sono diventati il punto forte della rivista. Ha vinto il Premio McArthur per i geni.

Le politiche di Coates non infastidivano molto l'establishment, nonostante la sua lotta al razzismo bianco. Ad un certo punto però la guerra di genocidio a Gaza lo ha lanciato come la voce più importante contro Israele negli USA ed ha iniziato a dare fastidio.

Coates aveva lasciato l'Atlantic e si era dimesso senza spiegazioni. Visitò la Palestina occupata per giorni e tornò arrabbiato e terrorizzato e scrisse della sua visita. Ha incontrato Rashid Khalidi a New York e ha letto molto sulla storia del caso. Di recente ha pubblicato The Message, un affascinante resoconto delle sue osservazioni in Palestina e della sua protesta contro ciò che ha visto (il libro è salito in cima ai bestseller del New York Times).

È l'unico che ha osato paragonare il sionismo al razzismo bianco che ha ridotto in schiavitù i neri negli USA. Nei suoi scritti, si rifiuta di incontrare i sostenitori del sionismo perché crede che il loro punto di vista sia stato troppo diffuso.

Questo giovane scrittore gode di grande influenza, come dimostra il fastidio dei professionisti dei media sionisti, che lo stanno prendendo di mira.

Coates però non è il tipo di persona che si lascia intimidire o spaventare. E' una grande conquista per la causa palestinese, una persona di cui sentiremo parlare molto nei prossimi anni.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale