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16 ottobre 2024
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Albanese: Israele attua un camuffamento umanitario
di Aurora Gatti

Oggi la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina Francesca Albanese ha affermato che l'uso da parte di Israele del "camuffamento umanitario" è una "dottrina deliberata".

"Il recente assalto a Gaza ha rivelato che il 'cammuffamento umanitario' - che utilizza principalmente il gergo del DIU (diritto umanitario internazionale) per giustificare la commissione di crimini - è una dottrina deliberata", ha scritto Albanese su X.

L'esperta di diritti umani ha anche osservato che è “fondamentale” comprendere e riconoscere tempestivamente le sue tattiche per prevenirlo e affrontarlo.

"Possa questa essere l'ultima serie di atrocità - genocidi - giustificate con il pretesto di 'antiterrorismo', 'contro-insurrezione' o 'autodifesa'", ha detto.

L'11 ottobre a Albanese di erano uniti altri 36 relatori e esperti di diritti umani dell'ONU per esaminare la situazione in Palestina ad un anno dal 7 ottobre.

Gli esperti hanno stilato un documento in cui dichiarano che "L’assalto militare israeliano, iniziato immediatamente dopo l’attacco del 7 ottobre, è stato accompagnato da dichiarazioni di genocidio da parte dei leader israeliani." e che "Un anno dopo, la promessa dei leader israeliani di distruggere Gaza è stata mantenuta... Le bombe israeliane non hanno risparmiato nessuno, compresi giornalisti, studenti, accademici, medici, infermieri, neonati, donne incinte, disabili, funzionari pubblici, persone in cerca di cibo e riparo e persino operatori umanitari, compreso il personale delle Nazioni Unite. Intere famiglie sono state sterminate e generazioni cancellate, milioni di vite sono state distrutte."

I 37 esperti hanno affermato che "Niente può giustificare queste azioni. Da un anno imploriamo gli Stati di intervenire, in conformità con i loro obblighi morali e legali, per prevenire queste atrocità e preservare il sistema giuridico internazionale, i diritti umani e l’umanità. I nostri appelli sono rimasti in gran parte inascoltati, così come quelli di milioni di persone in tutto il mondo che hanno utilizzato le loro piattaforme per sostenere la fine della violenza e che continuano ad affrontare tattiche repressive volte a farli tacere e punirli, in diversi paesi."

"L’ordinamento giuridico internazionale sta crollando di fronte a queste atrocità. Le richieste di emissione di mandati di arresto presentate dal Procuratore della Corte Penale Internazionale restano in attesa di una decisione da parte della Corte, mentre infuria la campagna genocida. Le misure provvisorie ordinate dalla Corte internazionale di giustizia per prevenire atti di genocidio e preservare le prove dei crimini commessi a Gaza rimangono senza effetto. Il parere consultivo, che dichiarava illegale l'occupazione israeliana e costituiva segregazione razziale e apartheid, e che è stato seguito da una risoluzione dell'Assemblea Generale ampiamente sostenuta, non è stato ancora attuato. Sfidando il sentimento generale della comunità internazionale, Israele continua ad agire con palese disprezzo per l’ordine internazionale."

"Chiediamo a tutti i leader di andare oltre la retorica disumanizzante e polarizzante e di lavorare attivamente per la cessazione immediata di tutte le ostilità e i crimini in Palestina/Israele e nella regione, e per il rilascio immediato di tutti coloro che sono detenuti arbitrariamente, siano essi israeliani detenuti a Gaza o palestinesi detenuti da Israele."

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