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Iran alla vigilia della deflagrazione
di
Farrokh Bavar
Siamo al punto. Il vice comandante comandante dei Pasdaran, Fadavì, parla chiaro. Lui non sa cosa sia le retorica.
"Possiamo colpire simultaneamente i 3 centri di energia e le raffinerie in Israele".
Israele vuol attaccare l'Iran prima del 5 Novembre, quando avrebbe il massimo effetto sul voto statunitense già cominciato?
Dall'altra parte Qassem, dirigente di Hezbollah, afferma quello che dicevo sempre finora. Prima non potevano colpire il territorio israeliano. Il perché è già analizzato in varie occasioni.
Ora sì, sono troppo in ritardo ma possono. Hezbollah può colpire, sempre da "posizione difensiva" cara alla retorica iraniana, ogni punto in Israele, da nord a sud, da est a ovest. E ne hanno i mezzi, non utilizzati finora, e lo disse Samir Giàgià.
In questo scenario rovente la questione Unifil perde d'importanza. La rimonta in Iran è già cominciata e l'assassinio dei dirigenti rivoluzionari da Soleimani ai Raissi non ha potuto cacciare L'Iran nel baratro.
Aspettiamo i processi o l'eliminazione delle spie, come il figlio di Khatamì, dentro e fuori le forze armate. Hezbollah è già sfrenato e non può continuare a essere colpita senza rispondere adeguatamente.
L'Iran sparerà appena l'allarme rosso s'accenderà. La decisione presa, il dado tratto. La Russia c'è e l'accompagnerà. Gli Stati Uniti hanno il fuoco in casa. L'Europa si contorce come il serpente ferito. Borrell può vomitare quanto vuole. La guerra farà un salto di qualità.
Lo Stregone questa volta dirà al figliol prodigo "colpisci ma piano" come ebbe a dire all'Iran durante il suo primo attacco. Ma gli argini sono rotti e i contenimenti non funzionano più.
Se Israele attacca lo farà in modo da paralizzare L'Iran. Non la lascerà ferita e insanguinata.
In Iran ci sono quelli come Fadavì che sanno come stanno le cose, e faranno altrettanto. Questa volta nè i politici corrotti con la loro diplomazia corrotta e né i militari sciovinisti e altrettanto corrotti riusciranno a colpire e fuggire in casa.
Si sfumerà ogni retorica, ogni minaccia stando fermi sull'uscio. Non ci sarà tempo nemmeno per le critiche a Tizio e Caio per questo e l'altro, nè per urli della stupida Orlanda Furiosa nel parlamento contro ogni mossa del governo, Fitto, Albania o sanità che sia.
Gli elementi per una miscela deflagrante ci sono. Qualcuno accenderà la miccia. E poi? Chi vivrà vedrà ma, ad occhi chiusi, Israele non ci sarà più. Messianico o no, i suoi amanti sionisti possono provvedere ai funerali.
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