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Meloni conferma invio materiale militare a Israele dopo 7 ottobre
di
Giuseppe Salamone
Fa la forte quando si tratta di interloquire con i più deboli, ma oggi la donna, madre e cristiana, mentre in Parlamento parlava dello stato terrorista di Israele, sembrava avesse paura anche ad aprir bocca.
C'è un passaggio gravissimo del suo discorso, dove sostanzialmente conferma di aver mandato materiale militare a Israele dopo il 7 ottobre. Dice che non sono state rilasciate nuove licenze dopo quella data ma conferma che quelle rilasciate prima sono state analizzate caso per caso. Quindi non sospese!
Dalle inchieste giornalistiche e dai dati dell'ISTAT risulta che l'Italia ha continuato a fornire assistenza tecnica e pezzi di ricambio per i velivoli addestratori M-346 usati dai piloti israeliani. Inoltre un'indagine del blog Acta Bellica a cura dello storico militare Edoardo Fontana ha confermato che l'export di armi verso israele non si è fermato, inclusi componenti per F-35, bombe e droni.
Oggi la Presidente del Consiglio dell'Italia è andata in Parlamento a ratificare la complicità dell'Italia nel genocidio. Non che fosse una novità, ma adesso ne abbiamo la certezza.
In ogni caso, dopo la ratifica che passerà alla storia, nemmeno oggi sanzioni per lo stato terrorista di Israele come fatto nei confronti della Russia, nemmeno oggi rottura delle relazioni diplomatiche e nemmeno oggi embargo totale di armi.
Nemmeno dopo un genocidio, nemmeno dopo averci sparato addosso e nemmeno dopo aver visto per l'ennesima volta persone bruciare vive.
Non ci potrà mai essere perdono per voi.
Maledetti!
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