Proteste in mezzo mondo per Gaza e Libano
di Marilina Mazzaferro

Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza sabato in varie città e capitali di tutto il mondo per denunciare l'aggressione genocida in corso da parte di "Israele" contro la Striscia di Gaza.

Manifestazioni di massa si sono verificate in città come Roma, Milano, Parigi, Kuala Lumpur, Manchester, Berlino, Wolfsburg, Aarhus, Copenaghen, Stoccolma, Helsingborg, Malmö e Istanbul.

Le proteste miravano a evidenziare un anno di genocidio a Gaza amplificando al tempo stesso l’appello per la liberazione della Palestina.

I manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi, scandito slogan ed esposto cartelli filo-palestinesi mentre marciavano per commemorare il primo anniversario della brutale aggressione israeliana, che ha provocato l’uccisione di almeno 42.175 palestinesi e il ferimento di oltre 98.336 altri.

I manifestanti hanno criticato i doppi standard e l’applicazione selettiva del diritto internazionale, sottolineando la necessità di ritenere l’occupazione israeliana e i suoi funzionari responsabili dei crimini commessi contro il popolo palestinese e le sue terre.

A Stoccolma, i manifestanti si sono riuniti a Odenplan, marciando verso il parlamento svedese scandendo slogan come “Killer Israel, uscite dalla Palestina” e “Cessate il fuoco immediato e incondizionato”. L'attivista svedese Kajsa Ekis Ekman ha affermato che la violenza in corso costituisce un genocidio, sottolineando il sostegno delle democrazie occidentali a Israele.

A Parigi, sostenitori della Palestina e del Libano si sono riuniti vicino alla Fontaine des Innocents, chiedendo la fine degli attacchi israeliani e esortando il governo francese a ritirare il suo sostegno a Tel Aviv. I manifestanti hanno esposto striscioni con fotografie di palestinesi e hanno criticato il presidente Emmanuel Macron per il suo incrollabile sostegno a Israele.

A Berlino, circa 2.000 partecipanti hanno marciato da piazza Innsbruck alla stazione della metropolitana di Steglitz, denunciando gli attacchi con slogan come "Stop al finanziamento del genocidio" e "Libertà per la Palestina". La polizia ha arrestato brevemente diversi manifestanti durante piccoli tafferugli durante la protesta.

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