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13 ottobre 2024
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Libro: Il suicidio di Israele
di Vincenzo Costa

Mi faceva rabbia che nel mondo ebraico nessuno alzasse la voce e anche l'intelletto per indicare una via diversa da quell'orrore che stiamo vivendo, e quando stamattina ho visto un amico che indicava questo libro sono subito andato a vedere di che si trattasse.

La scheda dell'editore indica credo con chiarezza il contenuto, e se è questo c'è solo da essere grati ad Anna Foa e leggere subito il libro. Perché solo la giustizia e il diritto sconfiggono antisemitismo, razzismo e suprematismo di ogni colore.

Ecco la scheda del libro.

Dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e la guerra a Gaza, Israele è entrato in una spirale autodistruttiva. Il governo non è riuscito a tacitare le proteste nonostante la guerra in corso. Le relazioni internazionali si sono enormemente deteriorate e l’antisemitismo è tornato rapidamente a diffondersi come un virus.

Il grido di allarme e di dolore di una delle voci più illuminanti dell’ebraismo italiano.

Israele stava già attraversando un periodo di crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano a gran voce le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era praticamente bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la guerra di Gaza rischia però di essere un vero e proprio suicidio per Israele.

Da un lato, infatti, abbiamo l’involuzione del sionismo, o meglio dei sionismi: da quello originario della fine del XIX secolo, passando per quello liberale e favorevole alla pace con gli arabi, fino alla crescita del movimento oltranzista dei coloni e all’assassinio di Rabin.

Dall’altro, il resto del mondo ebraico – la diaspora americana e quella europea – si confronta oggi con un crescente antisemitismo che, contrariamente alla propaganda di Netanyahu, non è la stessa cosa dell’antisionismo, ma che certo dalle vicende della guerra di Gaza trae spunto e alimento.

Per salvare Israele è necessario contrapporre al suprematismo ebraico, proprio dell’attuale governo Netanyahu, l’idea che lo Stato di Israele deve esercitare l’uguaglianza dei diritti verso tutti i suoi cittadini e deve porre fine all’occupazione favorendo la creazione di uno Stato palestinese.

Qualunque sostegno ai diritti di Israele – esistenza, sicurezza – non può prescindere da quello dei diritti dei palestinesi.

Senza una diversa politica verso i palestinesi Hamas non potrà essere sconfitta ma continuerà a risorgere dalle sue ceneri. Non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica.

Anna Foa - Il suicidio di Israele - Ed. Laterza 2024

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