Meloni rifiuta di bloccare export di armi in Israele
di Giuseppe Salamone

A sentire i pennivendoli nostrani sembra che il governo della donna, madre e cristiana si sia finalmente ribellato allo stato terrorista di Israele.

Ma la realtà come sempre è totalmente diversa rispetto a quella che raccontano questi spargichiostro alla corte di Tel Aviv, perché a parte dichiarazioni ipocrite e fine a se stesse non c'è nulla di concreto.

Se non basta nemmeno un attacco diretto contro l'Italia, dopo aver sterminato bambini, donne e civili e bruciato ogni singola norma del diritto internazionale, per fare in modo che il governo dei patrioti decida di bloccare l'invio di armi a Israele, allora Crosetto, Meloni, Tajani e compagnia che si trasferiscano direttamente a Tel Aviv.

Ieri Francia, Spagna e Italia hanno firmato una dichiarazione congiunta dove sostanzialmente condannano l'attacco contro la missione UNIFIL. Francia e Spagna spingevano per inserire anche lo stop all'esportazione di armamenti ma la donna, madre e cristiana si è opposta.

Ricapitolando: non hanno chiesto sanzioni contro Israele, non hanno rotto le relazioni diplomatiche e adesso dopo tutto quello che è successo non hanno nemmeno il coraggio di bloccare l'invio di armi verso il peggior stato terrorista degli ultimi 80 anni. Quelle stesse armi che vengono usate sia contro una popolazione indifesa sia per spararci addosso.

Ma voi vi rendete conto di quello che sta facendo questa donna? Mi rivolgo a chi, legittimamente, ha deciso di votarla: questa dovrebbe essere quella che difende la patria? Un personaggio che non solo si gira dall'altra parte davanti a un genocidio, ma che anche davanti a un attacco contro l'Italia continua a mandare armi a chi ci ha attaccato...

Questo comportamento è la dimostrazione lampante che non gliene frega nulla dell'Italia, della patria, della nazione e nemmeno dell'umanità. Ci venderebbe a chiunque per la sua brama di potere. Anzi, l'ha già fatto!

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