Oggi a Roma perché ciò che sta accadendo ci devasta
di Cassiopea

Dopo i tafferugli a Roma di sabato scorsom ancora in piazza, in tanti, per la Palestina e per la Pace.

Oggi sabato 12 ottobre alle ore 15 concentramento a Roma a Piazzale Ostiense. Torniamo in piazza ancora più numerosi.

Una manifestazione per testimoniare che ci opponiamo a questa politica di morte, all'orrore disumano dei bombardamenti sulle popolazioni, agli ordini di sfollamento di bambini, donne, anziani, uomini, famiglie e animali.

Ci opponiamo alla perfida strategia di distruzione di case, ospedali, luoghi di culto, luoghi di cultura, scuole, università, luoghi della salute. Ci opponiamo alla macabra strategia di far perire le persone per mancanza di acqua, cibo, medicine.

Ci opponiamo alla distruzione e devastazione dei raccolti della terra. Lo spaventoso Governo israeliano desidera essere un complice compiacente negli obiettivi di dominio mondiale di Washington. Diciamo con forza basta agli apparati scientifici e di ricerca (quelli che vedono la collaborazione delle nostre università con quelle israeliane).

Basta agli apparati militari e industriali comuni che sono parte di una enorme e ramificata rete di controllo e gestione nel mondo di ogni ambito con cui la sovrastruttura di potere dell’imperialismo si regge: dalle tecnologie di guerra alla produzione di armi, alla produzione di sistemi di sorveglianza e spionaggio, alle comunicazioni e al controllo selettivo della rete, in una sorta di marketing totalizzante e goebbelsiano sulla pubblica opinione occidentale.

Chiedere sanzioni totali al settore militare israeliano, con un deciso embargo sulle armi e sulle tecnologie e forniture dual-use/civile-militare.

Affinché sia sospeso e cancellato l'accordo di associazione UE-Israele. Affinché siano interrotti tutti i rapporti di tipo economico, accademico, scientifico, militare, politico e diplomatico con lo Stato israeliano e le società ad esso collegate a supporto del genocidio in corso a Gaza, della devastazione in Cisgiordania e della politica di apartheid e pulizia etnica.

Tutto quello che sta accadendo tra il Nilo e l'Eufrate ci devasta.

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