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09 ottobre 2024
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Servizi britannici ci riprovano con la Russia e l'Iran
di Renato De Vecchis

I Servizi britannici soffiano sul fuoco della belligeranza globale lanciando nell'aere maligno di questa vigilia di catastrofe mondiale l'annuncio roboante che i russi starebbero usando in Ucraina l'ennesimo stock di droni di fabbricazione iraniana derivante da una recente munifica fornitura di materiale bellico dall'Iran alla alleata Confederazione russa.

Siamo abituati a questa specializzazione dei Servizi britannici nella generazione e propagazione di notizie tendenziose atte a propiziare disastri bellici, giustificare le ecatombi e promuovere dichiarazioni di guerra. Un esempio memorabile di clamoroso intervento mistificatorio e malevolo dei Servizi britannici è quello che risale al 2003, quando confezionarono la notizia che Saddam Hussein aveva pronta in tasca una dotazione gigantesca di armi di distruzione di massa, in particolare micidiali gas nervini, da usare contro i Curdi.

Tanto bastò per fornire una giustificazione plausibile alla iniziativa statunitense di invadere l'Iraq. La notizia delle armi chimiche stoccate in grande quantità nell'arsenale bellico iracheno si dimostrò successivamente destituita di fondamento ma fu sulla base di questa mistificazione dello spionaggio britannico che prese le mosse la Seconda Guerra del Golfo.

Ora l'esercizio di perfidia britannica si ripropone con la sottolineatura enfatica del presunto debito di riconoscenza che graverebbe sulla coscienza della leadership russa per le generose forniture belliche ricevute dall'Iran. E' implicito il richiamo nei confronti dei russi a onorare il debito di gratitudine maturato per effetto degli aiuti iraniani, attraverso l'espressione di una solidarietà concreta a Teheran.

Essa dovrebbe consistere nella adozione di una postura di fiero e intransigente patrocinio delle ragioni di Teheran. In questo modo, la Russia, memore della sponda di alleanza offertale da Teheran nel conflitto ucraino, dovrebbe parimenti spalleggiare militarmente Teheran nel suo conflitto con Israele.

Appare dunque chiaro il tentativo britannico di mettere in risalto il vincolo di alleanza tra Mosca e Teheran per ottenere contestualmente lo scadimento di immagine internazionale della Russia, che prima si avvale della collaborazione dello apparato bellico-industriale degli iraniani e poi li abbandona al loro destino, defilandosi dalla responsabilità di sostenere Teheran a spada tratta contro la minaccia di Israele.

In effetti, i britannici pongono l'accento sull'asimmetria dei ruoli nel confronto tra USA e Russia, con gli statunitensi convintamente e lealmente schierati al fianco dell'alleato israeliano con mobilitazione di portaerei e dichiarazioni di sostegno totale, mentre i russi appaiono intenzionati a defilarsi da ruoli di patrocinio armato dell'Iran e di aperto contrasto alla minaccia israeliana.

Inutile dire che c'è una spinta dissennata e criminale verso la terza guerra mondiale che proviene dalla anglosfera, ovvero la spregevole accozzaglia di bellicisti strenui e mercanti d'armi che oggi egemonizza la politica di Washington e di Londra.

Costoro sanno che le rispettive economie andranno incontro a un declino progressivo e inesorabile nel caso in cui non fosse applicato il contrappeso della potenza militare alla loro efficienza produttivo-commerciale esposta al rischio di decadenza irreversibile. Perciò hanno bisogno di una guerra contro la Russia e la Cina nella speranza di annichilirle e distruggere le loro chances di potenze alternative in grado di scalzare gli USA e il loro satellite britannico da posizioni di preminenza e di governance planetaria.

Dunque a volere la guerra mondiale sono quelli che brigano per il coinvolgimento della Russia nella querelle mediorientale. Chiamiamoli per nome i mestatori nel torbido, ignobili fomentatori di conflitti che plaudono alle stragi e lucrano sui contenziosi sanguinosi sono loro: il Regno Unito e gli USA.

Detestiamo pertanto la filosofia imperialista neocon cui si ispirano e boicottiamoli, sanzioniamoli e ostacoliamoli in tutti i modi possibili! Via subito a una proposta internazionale di sanzioni economiche contro Israele colpevole di genocidio! Diffida internazionale immediata a USA e UK per l'appoggio economico e bellico offerto allo stato ebraico stragista, razzista e irrispettoso delle convenzioni internazionali per la gestione dei diritti civili e umani in Cisgiordania!

Italia fuori dalla NATO e statunitensi fuori dall'Italia! Non vogliamo avere a che fare con chi soffia sul fuoco dei conflitti internazionali per aggravarli ed estenderli!

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