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06 ottobre 2024
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Macron: non dare armi a Israele. Melenchon: no a censure su Gaza
di Pierpaolo Minardi

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto la sospensione delle forniture militari a Israele, che da un anno conduce una guerra genocida contro Gaza.

"Penso che oggi la priorità sia tornare a una soluzione politica, smettere di fornire armi per combattere a Gaza", ha detto Macron a France Inter.

"La Francia non ne fornisce alcuno", ha continuato in un'intervista realizzata all'inizio di questa settimana.

Ogni anno gli Stati Uniti donano a Israele circa 3 miliardi di dollari in armamenti. A maggio, il Dipartimento di Stato ha dichiarato di non avere prove sufficienti per vietare la fornitura di armi, ma che era "ragionevole valutare" che "Israele" avesse utilizzato le armi in modi che violavano i principi del diritto umanitario.

A settembre, la Gran Bretagna ha annunciato che avrebbe bloccato alcuni trasferimenti di armi a “Israele”, citando il “chiaro rischio” che sarebbero state utilizzate in una grave violazione del diritto umanitario internazionale.

Macron ha espresso la sua preoccupazione per la guerra in corso a Gaza, nonostante le ripetute richieste di cessate il fuoco.

"Penso che non saremo ascoltati", ha osservato. "Penso che sia un errore, anche per la sicurezza di Israele", ha aggiunto, aggiungendo che la guerra sta causando "odio".

Intanto Jean-Luc Melenchon, leader del partito di sinistra francese La France Insoumise, ha espresso sabato un forte sostegno sia alla causa palestinese che al Libano durante un incontro politico a Parigi.

Reagendo alle recenti critiche alle manifestazioni filo-palestinesi nelle università francesi, Melenchon ha invitato gli studenti a resistere ai tentativi di mettere a tacere il dibattito sulle guerre in Medio Oriente.

In risposta alle osservazioni del ministro dell'Istruzione superiore Patrick Hetzel, che ha condannato le proteste filo-palestinesi presso istituzioni come Sciences Po Paris in quanto contrarie ai principi francesi di neutralità e laicità, Melenchon ha criticato la posizione del governo.

"Parlare di geopolitica non è un attacco alla laicità", ha detto Melenchon. "Invito gli studenti a sfidare questo divieto e a parlare liberamente, perché viviamo in un Paese libero".

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