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Appello dei medici libanesi: Israele massacra la nostra sanità
di
Gabriella Mira Marq
L'Associazione medica libanese internazionale ha lanciato sabato un appello urgente all'Organizzazione mondiale della sanità e alle Nazioni Unite per porre fine al "massacro" del sistema sanitario libanese da parte delle forze israeliane.
Venerdì, l’agenzia di stampa ufficiale libanese ha confermato che l’ospedale governativo Marjayoun, l’ospedale governativo Mays al-Jabal e l’ospedale Salah Ghandor non erano più operativi a seguito degli attacchi israeliani e delle minacce di ulteriori attacchi.
L'associazione ha esortato l'OMS e l'ONU a intervenire e consentire alle équipe mediche di evacuare i pazienti e il personale medico dall'ospedale Salah Ghandor, sottolineando la necessità di proteggere gli operatori e le strutture sanitarie.
“Il crimine in corso contro il settore medico e le squadre di emergenza ha raggiunto un livello di audacia nel violare le carte delle Nazioni Unite e i diritti umani, in particolare per quanto riguarda il diritto alle cure mediche e al ricovero ospedaliero per tutti gli individui”, ha affermato.
L’organizzazione ha sottolineato che le azioni israeliane contraddicono le disposizioni delle Convenzioni di Ginevra, chiedendo “un intervento efficace per fermare queste pratiche criminali contro i feriti, il personale medico e il settore sanitario”.
Giovedì scorso, il ministro della Sanità libanese Firas Abiad ha rivelato che gli attacchi aerei israeliani avevano ucciso 97 membri del personale medico e di emergenza dal 23 settembre, causando danni a più di 10 ospedali.
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