GB: attivisti danneggiano camera sterile di fabbrica di componenti di armi
di Alessandro Ferretti

Dato che ormai viviamo immersi nella censura più totale e NESSUN organo di informazione italiano ha dato la notizia, ve lo dico io.

Martedì alle 6 di mattina, vicino a Liverpool, tre attivisti anti-genocidio hanno sfondato il tetto e spruzzato vernice rossa dentro la “camera sterile” di una fabbrica della Teledyne Technologies che produce componenti per i caccia F-35, quelli che in mano a piloti israeliani ammazzano instancabilmente uomini, donne e bambini palestinesi, libanesi, yemeniti e siriani.

Secondo un manager della Teledyne, l’azione ha pesantemente contaminato la camera sterile e potrebbe quindi bloccare la produzione per un anno intero.

I tre attivisti, subito arrestati ma poi rilasciati in attesa di processo, sono perfettamente consapevoli di rischiare pesanti pene detentive e pecuniarie per la loro azione, ma lo hanno fatto ugualmente perché per certe persone la priorità non è accumulare denaro e potere, o piegarsi per quieto vivere ad essere complici di una strage infinita, ma fare ciò che possono per aiutare le vittime di quel denaro e di quel potere.

E sarà proprio questo che segnerà la lontana, ma inevitabile disfatta dei genocidari. Coloro che ammazzano e terrorizzano su larga scala sono convinti che il mondo intero sia come loro: amorali, privi di umanità, interessati solo al potere e alla sopravvivenza individuale, e quindi riconducibili all’obbedienza e alla sottomissione con la corruzione o con lo smodato e terroristico uso della violenza.

E invece no, cari genocidari: c’è gente che non è come voi, che sa che il senso della vita sta nel sentimento di indescrivibile comunione con l’umanità intera che si prova quando si agisce per aiutare coloro che soffrono per la violenza e l’arroganza dei potenti.

Questo sentimento è una cosa per voi, menomati emotivi, del tutto incomprensibile. E’ per questo che non ne tenete conto nei vostri calcoli assassini.. ma sarà proprio questo spirito indomabile che alla fine segnerà la vostra caduta.

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