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05 ottobre 2024
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Diritto di manifestare e cani da guardia dell'occidente
di Cassiopea

Il nostro Stato (tutti gli stati) dovrebbero rispettare, e garantire, e assicurare per legge che tutte le persone possano esercitare il loro diritto di protesta senza discriminazioni basate su etnia, sesso, razza, religione o convinzioni personali, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, età, opinioni politiche o di altro tipo, status socioeconomico, nazionalità o altro tipo di status.

Invece come sappiamo è arrivato il divieto di manifestare oggi a Roma. La manifestazione lanciata dai Giovani Palestinesi e dall'Unione democratica arabo-palestinese per oggi a Roma alle 14 davanti alla Piramide è stata vietata. Il divieto della Questura è confermato anche dal Tribunale amministrativo del Lazio, cui l'Udap aveva fatto ricorso.

Due piccole cose: la prima è che oggi più di ieri a fare qualsiasi generica critica ad Israele ed al suo attuale governo si viene tacciati di antisemitismo.

Nulla di più falso per quanto riguarda la gran parte di coloro, soggetti, movimenti od organizzazioni che sostengono la Resistenza Palestinese e il diritto del popolo palestinese ad avere una sua terra. Tanto più che i palestinesi sono semiti, per cui l’accusa di antisemitismo, oltre che essere falsa è pure demenziale, se non si sapesse che chi formula l'accusa è in perfetta malafede.

La seconda piccola cosa risiede nel fatto che senza Israele, l’Occidente collettivo, ossia quella parte di mondo dominata dall’unipolarismo atlantista a dominanza USA, avrebbe seri problemi di tenuta davanti all’avanzare di quell’altra parte di mondo che si sta affermando sul piano economico e geopolitico e con i conflitti in corso anche sul piano militare.

La questione palestinese non è qualcosa di a sé stante ma è parte di quella guerra mondiale a pezzi, per parafrasare il papa, che rischia ogni giorno di più di diventare mondiale e nucleare.

Per questa ragione, al di là degli appelli pelosi e ipocriti di tale Occidente a una tregua in Palestina e in Libano, la potenza militare di questo cane da guardia che non conosce limiti e regole, serve eccome.

E Bibi ci tiene tanto a fare il cane da guardia all'unipolarismo atlantista a dominanza USA.

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