UNIFIL continua la sua missione
di Gabriella Mira Marq

Il responsabile delle operazioni di pace dell'ONU ha confermato giovedì che la forza di pace in Libano continua a svolgere la sua missione.

"Le forze di pace dell'UNIFIL (Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano) si sentono obbligate a continuare", ha detto ai giornalisti Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario generale per le operazioni di pace, durante una conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite a New York.

Riferendo che ci sono 10.058 peacekeeper in Libano, Lacroix ha detto che le forze dell'UNIFIL "sentono un dovere dovuto al mandato conferito loro dal Consiglio di Sicurezza. Ma ovviamente sentono anche un dovere dovuto alla popolazione del Libano meridionale".

Nonostante le sfide, ha affermato che la missione di mantenimento della pace continua i suoi compiti, confermando che "i piani di emergenza sono già pronti e costantemente aggiornati".

"Ovviamente stiamo preparando diversi secondi scenari in caso di peggioramento, fino al peggiore scenario possibile, che porterebbe, si spera, non ad un'evacuazione parziale e totale", ha aggiunto.

Lacroix ha sottolineato che, a causa delle ostilità in corso, "è molto difficile valutare esattamente come si evolveranno le cose".

Alla domanda su come l'UNIFIL intende proteggere la popolazione civile in Libano, Lacroix ha risposto che "le forze di pace faranno tutto ciò che è in loro potere per proteggere la popolazione", senza fornire ulteriori dettagli.

Israele ha lanciato pesanti attacchi aerei il 23 settembre su quelli che ha definito obiettivi di Hezbollah in tutto il Libano. Oltre ad assassinare il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e diversi altri comandanti, Israele ha ucciso più di 1.100 persone e ne ha sfollate decine di migliaia.

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