 |
Israele azzoppato mentre Iran ha il dito sul grilletto?
di
Farrokh Bavar
Nelle situazioni di allarme almeno la metà delle forze aeree sono in volo permanente.
Una fonte statunitense afferma che Israele abbia perso metà della sua forza aerea. Le fonti iraniane sostengono di aver distrutto 20 caccia F35 a terra, a Nevatim.
Cioè, Israele non era in stato di allarme? Non era informato dell'imminente attacco iraniano? Gli Stati Uniti lo sapevano. Il loro portavoce lo ha detto.
Non hanno avvertito Israele? Fosse così la cosa avrà conseguenze, come ora che Biden dice di non essere d'accordo con l'attacco contro i siti nucleari e petroliferi iraniani.
E l'Iran ha avvertito d'avere il dito sul grilletto. Significa che non aspetteranno né il consenso del Leader Khamenei né del Consiglio superiore di Sicurezza, e tutto a danno dei politici e diplomatici.
La diplomazia con Luigi Di Maio e la fratellanza con gli americani hanno avuto una schiaffo tremendo e si sono adeguate al volere dei militari.
Le dichiarazioni del ministero degli esteri iraniani spiegano, giustificano e quasi si scusano per l'attacco. Lo mettono sul piano del diritto internazionale, mentre sostengono che l'Iran non cambierà la dottrina nucleare.
È vero? In tanti tra i militari, e Kamal Kharrazi, del Consiglio superiore della politica estera, dissero che data la nuova situazione l'Iran avrebbe cambiato la propria dottrina nucleare, a parte i 10 missili nucleari acquistati dall'Ucraina dopo il disfacimento del Patto di Varsavia e dell'Urss.
Israele sta guerreggiando con un piede zoppo.
Non si conosce ancora l'ammontare dei danni, né alla piattaforma gassifera nel Mediterraneo né alla sede del Mossad né a tre basi dell'aviazione.
Dall'altra parte, malgrado le dichiarazioni dei suoi sostenitori, Israele è più isolato che mai. Sono quasi contenti della punizione ricevuta e corrono a fermare l'attacco contro l'Iran.
Il G7 ha fatto brutta figura condannando l'Iran ma sul campo reale le cose corrono diversamente.
Mark Rutte rimanda ogni cosa al 12 di ottobre. E da lì al 5 di novembre il tempo vola veloce.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|