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04 ottobre 2024
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La melma non ha fine
di Rossella Ahmad

Ti svegli già dolorante di tuo e vieni subito investita dalle news del giorno: autentiche secchiate di sterco che ti vengono gettate addosso con una violenza che ti chiedi come tu possa sopravvivere a tutto ciò... se non sarebbe più bello, più umano e più utile trasformarsi in un anacoreta su un pizzo di montagna o chiudere gli occhi per sempre su una realtà così devastante. Il mondo capovolto. E a testa in giù ci sei tu.

In Francia, Yoel Ohnona, un francese/israeliano - ovviamente la definizione non è corretta, ma non so come altro definire questi disagiati che, dal loro paese, di riversano a Gaza per torturare ed uccidere i nativi - che si era vantato su Instagram delle torture inflitte a palestinesi disarmati, non sarà processato.

Nonostante le evidenze, la giustizia francese ha deliberato che non esistano prove sufficienti per aprire un procedimento per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Nello stesso tempo, il mese scorso, le autorità francesi hanno tratto in arresto la prima infermiera francese entrata a Gaza. Un arresto arbitrario, senza accuse, chiaro segno di voler intimidire e reprimere tutte le voci dissenzienti, tutti coloro che si battono per uno straccio di giustizia in Palestina.

Se pensate che la Francia coloniale - lo stato che in Algeria ha fatto un milione e mezzo di morti - non faccia testo, pensate a ciò che accade in Germania e di cui abbiamo già parlato. Un governo completamente spalmato sulle posizioni genocidarie di Mileikowsky (vero nome di Netanyahu, ndr), in cui persino un post sui social può costituire causa di persecuzioni ed arresti.

E giungiamo a noi. Al governo debole coi forti e spietato e forte con i deboli. Attitudine ben consolidata anche in una popolazione che in gran parte è incapace persino di analizzare correttamente una frase, di decodificare un video, utilizzare il linguaggio per convogliare idee e pensieri.

Il vice-direttore di un giornalaccio che riesce a sostenersi solo grazie al furto di risorse dei contribuenti si improvvisa kapò e chiede di arrestare tutti coloro che osino partecipare alla manifestazione del 5 ottobre. Prove tecniche di dittatura brillantemente superate nel paese dei cachi, il ventre molle d'Europa.

Al netto di tante voci sempre più critiche verso lo scempio che Israele sta perpetrando in Medioriente, anche all'interno di un establishment completamente blindato, il sistema fa quadrato attorno ad un progetto genocida e guerrafondaio su cui quasi tutto l'occidente, un occidente in fase terminale, è d'accordo. Pensano di bloccare in questo modo, con guerre e compressione dei diritti, la discesa verso la fine, che è inesorabile e sempre più vicina.

Ciliegina sulla torta: il digiuno richiesto dal papocchio al gregge dei fedeli. Una data scelta con cura, per dimostrare senza ombra di dubbio da quale parte si posizioni la chiesa di Roma. Dalla parte dell'establishment, contro i popoli, come sempre.

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