Guerre causate dal vecchio mondo che non accetta il nuovo
di Claudio Grassi

Come era prevedibile, la criminale politica del governo israeliano di bombardare, massacrare, intervenire militarmente ovunque, ha prodotto una reazione militare da parte dell’Iran.

Ora già si annuncia una risposta durissima di Israele, alla quale viene annunciata, ancor prima che sia avvenuta, una risposta ancor più dura dell’Iran…

Dove ci si fermerà?

Non si intravede una soluzione, che non sia: più armi, più guerra, più distruzione.

Questa sera ho sentito in televisione una signora che era andata a Tel Aviv a trovare figli e nipoti. Si lamentava perché erano dovuti scendere nel bunker della loro abitazione poiché erano in arrivo missili dall’Iran.

Sentendo queste parole mi è venuto spontaneo pensare a quelle mamme, bambini, anziani palestinesi, che da un anno, ogni sera, vivono sotto i missili e le bombe israeliane non solo senza la possibilità di rifugiarsi in un bunker, ma nella disperazione più assoluta. Senza casa, senza possibilità di curarsi, di alimentarsi, di vivere in modo dignitoso..

Israele pensa di garantire la propria sicurezza entrando in guerra con tutti. L’Occidente, a partire dagli USA, lo appoggia politicamente, economicamente e militarmente.

Ma questa strada, così come quella di continuare ad armare l’Ucraina, è senza via d’uscita. Infatti le previsioni fatte dall’occidente, si sono dimostrate tutte sbagliate:

-per quanto riguarda l’Ucraina: le sanzioni alla Russia e l’aiuto militare dato a Kiev avrebbero dovuto far crollare il regime putiniano in poco tempo. Sta accadendo il contrario.

-per quanto riguarda Israele, l’intervento a Gaza avrebbe dovuto sterminare Hamas e liberare gli ostaggi. I due obiettivi non solo non sono stati raggiunti, ma Netanyahu ha dovuto aprire uno scontro militare con il Libano, con l’Iran, con lo Yemen, con la Siria….

Risultato: la sicurezza di Israele non è mai stata così a rischio come oggi.

Mai come oggi, dalla fine della seconda guerra mondiale, il mondo si sta infiammando.

Tutto questo avviene perché il mondo, come è naturale e come è sempre avvenuto, sta cambiando.

Una minoranza, quella che normalmente viene chiamato Occidente, non accetta il fatto che la maggioranza (il resto del mondo) voglia migliorare la propria condizione.

Non accetta il fatto che molti paesi si organizzino (Brics) per decidere autonomamente del proprio destino.

Alla base delle attuali guerre c’è questo scontro. “…il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati…” ci avvertiva Antonio Gramsci nel 1930, in una nota dal carcere.

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