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02 ottobre 2024
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Stampa al di fuori della realtà
di Alessandro Ferretti

Quelli del Corriere hanno ormai capito che chi ancora insiste a perdere tempo leggendo i loro articoli deve avere un'intelligenza confrontabile con quella del turista che si compra la fontana di Trevi da Totò, e quindi ne stanno approfittando alla grandissima.. ma oggi si sono proprio superati.

Oggi esce infatti un articolo sull'attacco dell'Iran con un titolo che ricorda i film di Hitchcock: "Il giornalista che aveva previsto tutto".

Leggendolo, scopriamo che un giornalista del NYT aveva appreso grazie a una fonte nel Mossad ora, bersagli, numero dei missili, e da lì parte un panegirico spaziale del "leggendario" servizio segreto israeliano (responsabile dell'assassinio di centinaia e centinaia di persone in via extragiudiziale).

Non pago, il Corriere entra completamente nell'atmosfera fantasy citando il giornalista che afferma: «Queste informazioni (sull'attacco israeliano) mi sono state comunicate perché gli israeliani insistono sul fatto che non vogliono una guerra balistica su larga scala con l’Iran e vogliono che gli Stati Uniti cerchino di dissuadere gli iraniani facendo loro sapere che se dovessero lanciare questo attacco missilistico, non saranno spettatori». Tutto chiaro?

Meraviglioso articolo, viene da pensare, non fosse che per un piccolo dettaglio: la fonte delle informazioni del Mossad non è un qualche agente segreto sagacemente infiltrato tra gli ayatollah iraniani, ma... il governo iraniano in persona!

Come apprendiamo da Times of Israel, infatti, un funzionario del dipartimento della Difesa USA ha serenamente affermato a Sky News Arabia che l'Iran ha preventivamente comunicato a diversi attori internazionali l'orario e il numero di missili dell'attacco!

Tutto questo non significa ovviamente che il Mossad sia un servizio segreto inefficiente, ma significa con certezza che al Corriere pubblicano articoli non solo oltre il limite della decenza, ma pienamente nell'ambito del surrealismo.. e se pensiamo che il giornalista "che sa tutto" pubblica nientemeno che sul New York Times, capiamo bene come anche la stampa mainstream internazionale sia ormai ridotta al rango di barzelletta propagandistica, e che il ceto medio che si ostina a informarsi su simili "testate" è di conseguenza completamente al di fuori della realtà.

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