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Le elezioni iraniane non sono truccate
di
Guglielmo Mengora
Se chiedete in giro, i prodi analisti di qualsiasi sponda e colore vi diranno che le elezioni iraniane sono truccate e che vince sempre quello che è già stato deciso che debba vincere.
Come sappiamo invece che non è così? Lo capiamo quando viene eletto un imbecillotto, un sempliciotto.
Il presidente iraniano ieri si è reso ridicolo affermando che Stati Uniti ed Unione Europea gli avevano promesso che, se l'Iran non avesse risposto all'attacco terroristico israeliano che ha ucciso il leader di Hamas Haniyeh, ci sarebbe stato un cessate il fuoco a Gaza.
Sapete come è andata? Gli hanno mentito.
Deh! Davvero?!?
Lui ha costretto l'Iran a non rispondere all'attacco terroristico delle canaglie sioniste e invece non è successo niente. Anzi, le canaglie che vivono a Tel Aviv hanno scambiato questa disponibilità per debolezza e hanno alzato la posta uccidendo, con 80 bombe, Sayeed Nasrallah.
Lui, per rendersi ancora più ridicolo, va in giro a raccontarlo. Qualsiasi proprietario di carrettino di Teheran avrebbe potuto dirgli che è un fesso a credere alle promesse occidentali.
Qualsiasi persona dell'establishment iraniano avrebbe potuto confermare che qualsiasi promessa occidentale è solo spazzatura e il fessacchiotto se ne sta rendendo conto di persona.
Gli iraniani hanno purtroppo eletto un imbecille, di certo non una persona scelta dai Guardiani della Rivoluzione né dagli ayatollah.
La prossima volta che vi spiegano che le elezioni iraniane sono truccate voi mostrategli la figura da imbecille che ha fatto
Masoud Pezeshkian.
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