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Il senso di impunità
di
Lionello Fittante
Dunque: Israele, dopo aver praticamente raso al suolo Gaza, ha bombardato il Libano, poi lo Yemen, e ora pare si prepari a bombardare l'Iraq e non solo.
Non si dica, giunti a questo punto, che è la 'giusta reazione' al massacro del 7 Ottobre dello scorso anno.
La 'qualche forma di giustizia' richiamata dal democratico Biden.
Israele si sente in diritto di colpire ovunque ritenga ci sia un pericolo per sé.
E ciò varrebbe per spiegare l'attacco che è riuscito ad 'eliminare' Nasrallah che si nascondeva in un edificio a Beirut. E che importa se per questo sono stati uccisi centinaia di innocenti.
Tuttavia dubito che se Nasrallah si fosse nascosto in qualche grattacielo di New York o di Washington avrebbe bombardato ugualmente pur di fare fuori il terrorista nemico. Quindi dappertutto non equivale a dappertutto.
Allora il problema non è il vile attacco subito il 7 ottobre, quella è l'occasione offerta.
Quello che si capisce da tutto ciò è il senso di impunità che Israele ritiene di aver diritto, e di onnipotenza.
Perché qualunque cosa faccia, nessuna lo fermerà.
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