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La pena può diventare di morte
di
Francesco P. Esposito *
IN ITALIA VIGE LA PENA DI MORTE ed è il carcere la sua sedia elettrica.
Se sei ristretto e hai problemi di salute oltre alla condanna da espiare avrai la tortura di soffrire mentre sei malato e, spesso, morire d'incuria.
Ma si può fare qualcosa? Secondo me sì e vediamolo in qualche punto:
- partire dal concetto che anche la salute del detenuto degrada e che non sono tutti malati immaginari, questa è la base;
- più libertà e autonomia al medico penitenziario che dovrebbe avere anche più potere per invii a strutture ospedaliere per esami primari di routine;
- i farmaci devono essere prescritti con visita e dialogo confidenziale medico-paziente proprio come si fa fuori;
- ci vuole un'assistenza di notte per le emergenze e un'apertura celere dei blindati in caso di malessere;
- serve subito un'autombulanza del carcere per non rischiare che il detenuto arrivi morto in ospedale;
- l'infermeria del carcere dovrebbe avere tutto! Dai medicinali ad attrezzature idonee per fare schermografie, tac, analisi e molto altro;
- i detenuti devono aver accesso a visite specialistiche prenotabili dopo il vaglio del medico della struttura ma senza troppe burocrazie e proprio come si fa fuori;
- visite mediche più frequenti e dirette secondo un calendario di salute pubblica del detenuto, stessa cosa per l'accesso al dentista;
- ricordare che la salute del corpo passa anche dai denti e che un dentista per 700 detenuti è una tortura, un omicidio;
- l'introduzione di integratori, vitamine e ricostituenti per sostenere il detenuto nei periodi di grande caldo o molto freddo;
- accorciare i tempi di attesa, spesso le visite non si possono fare perché non c'è personale penitenziario sufficiente e questo aggrava la maggior parte delle patologie;
- diete differenziate in base alle patologie e assistenza psicologica;
- alzare il livello igienico delle celle e degli spazi comuni con prodotti di qualità, disinfettanti e apertura ai controlli dei NAS.
Potrei continuare ma per oggi basta così, sarebbe già meraviglioso che uno solo dei punti sopra elencati diventasse realtà.
* Criminologo forense, componente del Comitato Tecnico-Giuridico dell'Osservatorio
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