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30 settembre 2024
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La pena può diventare di morte
di Francesco P. Esposito *

IN ITALIA VIGE LA PENA DI MORTE ed è il carcere la sua sedia elettrica.

Se sei ristretto e hai problemi di salute oltre alla condanna da espiare avrai la tortura di soffrire mentre sei malato e, spesso, morire d'incuria.

Ma si può fare qualcosa? Secondo me sì e vediamolo in qualche punto:

- partire dal concetto che anche la salute del detenuto degrada e che non sono tutti malati immaginari, questa è la base;

- più libertà e autonomia al medico penitenziario che dovrebbe avere anche più potere per invii a strutture ospedaliere per esami primari di routine;

- i farmaci devono essere prescritti con visita e dialogo confidenziale medico-paziente proprio come si fa fuori;

- ci vuole un'assistenza di notte per le emergenze e un'apertura celere dei blindati in caso di malessere;

- serve subito un'autombulanza del carcere per non rischiare che il detenuto arrivi morto in ospedale;

- l'infermeria del carcere dovrebbe avere tutto! Dai medicinali ad attrezzature idonee per fare schermografie, tac, analisi e molto altro;

- i detenuti devono aver accesso a visite specialistiche prenotabili dopo il vaglio del medico della struttura ma senza troppe burocrazie e proprio come si fa fuori;

- visite mediche più frequenti e dirette secondo un calendario di salute pubblica del detenuto, stessa cosa per l'accesso al dentista;

- ricordare che la salute del corpo passa anche dai denti e che un dentista per 700 detenuti è una tortura, un omicidio;

- l'introduzione di integratori, vitamine e ricostituenti per sostenere il detenuto nei periodi di grande caldo o molto freddo;

- accorciare i tempi di attesa, spesso le visite non si possono fare perché non c'è personale penitenziario sufficiente e questo aggrava la maggior parte delle patologie;

- diete differenziate in base alle patologie e assistenza psicologica;

- alzare il livello igienico delle celle e degli spazi comuni con prodotti di qualità, disinfettanti e apertura ai controlli dei NAS.

Potrei continuare ma per oggi basta così, sarebbe già meraviglioso che uno solo dei punti sopra elencati diventasse realtà.


* Criminologo forense, componente del Comitato Tecnico-Giuridico dell'Osservatorio


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