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29 settembre 2024
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Iran: Khamenei trasferito in un luogo sicuro
di Pierpaolo Minardi

Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, è stato trasferito in un luogo sicuro all'interno del paese, con rigide misure di sicurezza in atto, hanno detto a Reuters due funzionari.

I funzionari, entrambi provenienti dal Medio Oriente, hanno affermato che l'Iran è in costante contatto con Hezbollah per determinare la sua prossima mossa, dopo che Israele ha annunciato l'assassinio del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah in un attacco alla periferia meridionale di Beirut venerdì.

Il New York Times ha riferito venerdì che funzionari iraniani hanno affermato che il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha convocato una riunione d'emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale a casa sua per discutere la risposta all'attacco israeliano a Beirut che ha preso di mira il segretario generale della milizia libanese Hezbollah Hassan Nasrallah.

Da parte sua, Ali Larijani, consigliere della Guida Suprema iraniana ed ex presidente del parlamento, ha dichiarato venerdì in un'intervista alla televisione iraniana che Teheran sosterrà la resistenza in ogni circostanza, aggiungendo che "Israele ha oltrepassato le linee rosse dell'Iran e la situazione diventerà serio."

Ha spiegato che Hezbollah ha vinto la guerra del luglio 2006, "anche se le crisi e gli attacchi sono stati più gravi di oggi, e abbiamo ancora altri capitoli davanti a noi in cui speriamo che vinca il popolo libanese", sottolineando che "con l'assassinio del leader della resistenza, altri prenderanno il loro posto. L’assassinio non risolverà il problema di Israele, ma aumenterà la determinazione del popolo libanese”.

Ieri, in una lettera al primo ministro libanese Najib Mikati, il vicepresidente iraniano Mohammad Reza Aref ha descritto gli attacchi al Libano come “un chiaro crimine contro l’umanità che ha messo in luce la natura del terrorismo di stato di questa entità”.

Aref ha sottolineato che il barbaro bombardamento del Libano “è una flagrante violazione di tutte le leggi internazionali, inclusa l’integrità territoriale del Libano”, sottolineando che “riflette anche l’incapacità della comunità internazionale di fermare la macchina da guerra israeliana”.

In precedenza, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva lanciato un appello per “una campagna globale per fermare il criminale assetato di sangue Netanyahu, che non è altro che Adolf Hitler”, sottolineando che il Consiglio di Sicurezza deve intervenire immediatamente per fermare Israele e emettere un mandato di arresto per Netanyahu e coloro a lui vicini presso la Corte internazionale di giustizia.

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