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28 settembre 2024
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Uccisione Nasrallah non porterà la pace
di Alessandro Ferretti

Bisogna veramente essere degli idioti a tenuta stagna per credere che l'uccisione di Nasrallah porterà la pace, o che Israele abbia ucciso Nasrallah per avere la pace. Anche il recentissimo esempio dell'uccisione di Haniyeh dimostra che ammazzare leader non porta affatto alla pace.

Per Israele lo scopo dell'uccisione di Nasrallah è sempre il solito, quello di provocare una reazione da parte di Hezbollah (che finora si era ben guardato da rispondere a tono alle stragi israeliane) e sperabilmente anche da parte dell'Iran, in modo da fare la vittima e giustificare la pulizia etnica dei palestinesi (già ripetutamente additati come agenti iraniani).

Grazie all'inerzia totale e garantita dell'Occidente, per Israele sul breve periodo questa è una strategia win-win: se Hezbollah o l'Iran rispondono a tono, Israele alzerà a dismisura il ritmo della distruzione dei palestinesi. Se invece non reagiscono, se la prenderà semplicemente più comoda, consapevole che comunque gli USA e gli altri governi occidentali continueranno a spalleggiare i suoi piani qualsiasi crimine commetta.

Quindi, oggi ancora più di ieri, stante il fatto che la grande maggioranza della popolazione israeliana non intende uscire dal tunnel di violenza in cui si è infilata in quanto ritiene (anche se a torto) che sia una strada obbligata, l'unica speranza per evitare ulteriori e ancor più spaventose catastrofi è quella di una presa di coscienza di chi rende possibile l'uso della ferocia su larghissima scala, ovvero gli USA e l'Occidente in generale.

Se questa presa di coscienza non si verificherà, l'alternativa è una sola: Israele resterà permanentemente in guerra fino al definitivo sterminio di tutti i suoi nemici, e dato che ogni volta che uccide, affama, tortura e vessa si fa altri nemici, questo implica un strage interminabile e di proporzioni smisurate che avrà terribili conseguenze sul mondo intero.

La scelta è chiara: o presa di coscienza della catastrofe che è l'approccio capitalista-colonialista-imperialista, o massacro. In pratica, oltre cento anni dopo siamo sempre lì: socialismo o barbarie.

La vedo dura, ma in mancanza di alternative umane l'unica possibilità è: proviamoci.

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