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ONU: fischi e defezioni contro Netenyahu
di
Claudio Visani
Le Nazioni Unite? Una "palude antisemita" espressione di una "società terrapiattista anti-israeliana", considerate dalle persone imparziali di tutto il mondo "niente di più di una sprezzante farsa".
Israele? "Vuole la pace, brama la pace, ha fatto pace in passato e questa pace verrà di nuovo”.
La tregua in Libano e a Gaza? "Combatteremo fino alla vittoria totale".
Questi alcuni dei passaggi dell'intervento di Netanyahu oggi all'assemblea delle Nazioni Unite.
Impermeabile agli appelli per il cessate il fuoco, incurante del pressing dell'amico americano per evitare l'escalation della guerra in Medio Oriente, sprezzante e bugiardo con Biden al quale ha detto si alla tregua per smentire un secondo dopo.
Lui sulla guerra si gioca la sopravvivenza politica. Gli Usa sono i soli che potrebbero fermarlo, se non ci riescono o sono bugiardi e ipocriti come lui, o sono lo specchio del declino dell'impero.
Quando Netanyahu è entrato, molte delle delegazioni presenti hanno lasciato l'aula in segno di protesta.
Quando ha preso la parola, in un'aula ormai semivuota, è stato accolto dai fischi e il presidente ha dovuto richiamare più volte al silenzio i contestatori.
Fuori intanto migliaia di manifestanti protestavano contro di lui e la politica del suo governo.
Non aveva ancora finito di parlare che arrivavano le prime notizie di un nuovo pesante bombardamento di Israele a Beirut.
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