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26 settembre 2024
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Spaccatura del continente euroasiatico
di Gabriele Germani

Che succede al mondo?

Israele attacca ovunque, nel giro di dodici mesi sta adottando la soluzione finale del popolo palestinese: Gaza, Cisgiordania (prevalentemente gestito da coloni) e ora Libano, sporadicamente Siria e Iran.

Al netto di una tenuta interna seriamente minacciata, Tel Aviv continua.

Ho detto velocemente che Israele stava tentando di colpire Tartus, commettendo una leggerezza.

La notizia era che mentre Israele continuava a bombardare il Libano, qualcuno tentava di colpire con missili la città dove risiede la base navale russa in Siria (l'unica nel Mediterraneo).

Qualcuno chi?

Con l'evolversi delle ore è poi emersa la possibilità che possano esser stati i ribelli siriani.

Dobbiamo però chiederci chi ha armato quei ribelli e perché hanno colpito proprio due giorni fa Tartus.

Poche ora prima le autorità israeliane avevano avvertito che non escludevano di colpire ulteriormente la Siria, tuttavia mancano le impronte digitali. Il processo non si può chiudere.

In compenso, pare ormai confermato che tra ribelli in Siria e Ucraina ci sia un certo livello di collaborazione.

Direte: "E che c'entra?". C'entra perché quello a cui assistiamo è il lento scivolare nell'unione dei due fronti.

Un vasto fronte dal Donbass allo Yemen sta spaccando in due il continente euroasiatico, ponendo l'appendice europea in balia dell'alleato di maggioranza; lui sì, ben al sicuro Oltreoceano.

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